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Salvini al raduno di Pontida: “I porti sono e resteranno chiusi. L’Europa? La cambieremo”

Al via oggi la storica manifestazione leghista in provincia di Bergamo che richiama il popolo del Carroccio. “Ma quali populisti, sono padri di famiglia” ha spiegato al suo arrivo il Ministro dell’interno e segretario leghista Matteo Salvini, aggiungendo: ” Le elezioni Europee dell’anno prossimo saranno un referendum fra l’Europa delle élite e l’Europa dei popoli e del lavoro”
A cura di Antonio Palma
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"Fico dice che i porti che non vanno chiusi? È un'opinione personale. Io rispetto le opinioni di tutti, poi ci sono un governo e un ministro che fa. I porti sono e resteranno chiusi ai trafficanti di esseri umani ", così il ministro dell'interno Matteo Salvini  ha ribadito oggi la sua posizione sulla questione migranti al suo arrivo a Pontida per la storica manifestazione leghista,  la prima volta da quando la parola Nord è scomparsa dal simbolo del partito fondato da Umberto Bossi.

Poco dopo, è arrivata la precisazione dal MIT:

Si conferma ottima intesa con Salvini sul merito del tema migranti. Tuttavia, in relazione alle sue parole da Pontida circa le competenze sui porti, si fa notare che le prerogative sono congiunte tra Mit e MinInterno, visto che ai Trasporti fanno capo Capitanerie e Guardia Costiera

La questione migranti e l'Europa

Dopo aver attraversato il prato e scavalcato le protezioni per salutare i sostenitori, sottolineando tra l'altro il desiderio di "stare fra la gente", Salvini ha spiegato che "le elezioni Europee dell'anno prossimo saranno un referendum fra l'Europa delle élite, delle banche, della finanza, dell'immigrazione e del precariato, e l'Europa dei popoli e del lavoro". E lancia proprio a Bruxelles una sfida: "Per dare un futuro ai nostri figli e per evitare che scappino all'estero, sono pronto a ignorare i limiti sul deficit imposti da Bruxelles. Prima viene la felicità dei popoli".

Diritti Lgbt e avviso ai mafiosi: "La pacchia è finita"

"Oggi c’è una terza nave che prenderà la via di un altro Paese e ce ne saranno anche una quarta una quinta e così via" ha aggiunto poi il leader del Carroccio parlando con i cronisti prima del suo atteso intervento dal palco, assicurando: "Con i ministri che hanno la delega, Toninelli e Di Maio, siamo in perfetta sintonia". Anche sulle parole del sottosegretario con delega alle Pari opportunità che ieri, al Pride di Pompei, ha detto che sui diritti civili "non si torna indietro", Salvini ha spiegato che "parla a nome personale" e che il tema dei diritti Lgbt "non è nel Contratto di governo".  "Le opinioni personali sono benvenute ma il governo è un'altra cosa. Ognuno a casa sua fa quello che vuole ma io difendo i bimbi che hanno il diritto di avere una mamma e un papà e le donne che non sono uteri in affitto", ha concluso Salvini, che si rivolge in un passaggio del suo discorso anche alla criminalità organizzata: "Come per i trafficanti di esseri umani, da Pontida anche per i mafiosi e i camorristi arriva l'avviso: è finita la pacchia. Via dalla Sicilia e dalla Lombardia".

Il raduno leghista a Pondita

Poco prima aveva annunciato sui social il suo arrivo: "Qui pontida18, pratone in riempimento! un mare di gente perbene, di sorrisi, di speranza, di futuro!. Spero che stiate arrivando, qui c'è già un mondo e un tempo stupendo. C'è una marea di gente, nuovi sindaci. Ieri notte ragazzi che ballavano e si divertivano insieme dalla Sicilia, Calabria, Veneto, Puglia, Emilia e Toscana. Adesso vi portiamo sul prato a toccare con mano la gente che c'è. Vi regaliamo emozioni che altre tv difficilmente vi regaleranno. Adesso andiamo in mezzo alla ‘ggente'… Quei populisti, sovranisti fascisti egoisti, razzisti che sono invece padri e madri di famiglia normalissimi".

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