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Gpa reato universale, non passa emendamento Magi su maternità surrogata solidale: Pd non lo vota

È iniziato questa alla Camera l’esame della proposta di legge per rendere la maternità surrogata reato universale. Bocciato l’emendamento di Magi sulla Gpa solidale: il Pd non partecipa al voto sull’emendamento.
A cura di Annalisa Cangemi
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È partito oggi nell'Aula della Camera l'esame della proposta di legge del centrodestra, che introduce il reato universale per la maternità surrogata. Il centrodestra vorrebbe trasformare la gestazione per altri in un reato punibile anche se commesso da un cittadino italiano all'estero in Stati in cui perfettamente legale. Quello che la maggioranza chiama in modo dispregiativo ‘utero in affitto' verrebbe sanzionato con il carcere da 3 mesi a 2 anni e una multa fino a un milione di euro.

La relatrice del provvedimento, Carolina Varchi, deputata di Fratelli d'Italia, e il governo, rappresentato dal sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, hanno espresso parere contrario a tutti gli emendamenti tranne a quello presentato da Augusta Montaruli, esponente di FdI.

Bocciato emendamento su maternità surrogata solidale: Pd non lo vota

Con soli 9 voti a favore, 191 contrari e 44 astenuti, è stato quindi respinto in Aula anche l'emendamento presentato da Riccardo Magi sulla maternità surrogata solidale. L'emendamento bocciato avrebbe regolamentato la Gpa in modo dettagliato, istituendo un Registro nazionale delle gestanti. Alla votazione della proposta, presentata dal deputato di +Europa, non ha partecipato il Pd. Per i dem è intervenuta la capogruppo Chiara Braga, secondo la quale si trattava di una "forzatura parlamentare" inaccettabile, nel momento in cui occorre invece "opporsi all'iniziativa violenta della destra". Nel gruppo del Pd ci sono state però due prese di posizione in dissenso dall'indicazione della capogruppo Bragha: Paola De Micheli ha votato contro, mentre Bruno Tabacci si è astenuto. De Micheli nei giorni scorsi aveva già annunciato che avrebbe votato contro l'emendamento. Il M5s invece si è astenuto.

Avs ha votato a favore, a eccezione della parlamentare Luana Zanella, la quale ha votato in difformità dal gruppo. Zanella durante la discussione dell'emendamento che mirava a regolare la gestazione solidale per altri, ha preso la parola: "Con questa proposta la donna rinuncia con un contratto di fatto al proprio corpo e alla autodeterminazione", ha detto tra gli applausi della maggioranza.

Secondo Zanella, che aveva già dichiarato nei mesi scorsi di essere contraria alla Gpa, la proposta di Magi "è una grande mistificazione, perché attorno alla cosiddetta generosità di una donna che presta se stessa per una gravidanza c'è il profitto da parte di tutti i soggetti coinvolti, in particolare le agenzie che anche a livello europeo agiscono in un vero e proprio settore produttivo, in cui la donna viene sfruttata per la sua capacità produttiva" .

"Questa proposta – ha proseguito – delinea un concetto di maternità che non ha nulla a che vedere con la maternità che si è affermata nel corso dei millenni. La maternità non può essere ridotta a un mezzo di produzione a vantaggio di altri".

"Il Pd non vota l'emendamento di Magi per non spaccarsi, Zanella attacca, difende il corpo della donna dal suo punto di vista femminista e vota contro in dissenso da Sinistra italiana e dalla Piccolotti del suo stesso partito, infine il M5s si astiene dalla lotta. Manicomio opposizione. L'unica cosa che è andata in confusione sulla maternità surrogata, di fronte alla compattezza della maggioranza, è l'opposizione", attacca il deputato di Fratelli d'Italia Federico Mollicone.

"La maternità surrogata è un atto che va contro donne e bambini", ha detto Riccardo Zucconi, segretario di presidenza alla Camera e deputato di Fratelli d'Italia, commentando la bocciatura dell'emendamento sulla gestazione per altri solidale. "Da sempre Fratelli d'Italia si è opposta a questa pratica, perché riteniamo sia ingiusta sotto ogni punto di vista. Per noi la maternità surrogata è inaccettabile sia per le famiglie cosiddette ‘arcobaleno' che per quelle composte da madre e padre. Non ne facciamo un discorso legato alle coppie omogenitoriali, bensì pensiamo ai diritti e ai sentimenti che un bambino e la sua madre biologica hanno; i figli non sono merce di scambio e mai dovranno esserla".

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