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backstair / Gioventù Meloniana: inchiesta su giovani di FdI

Al raduno fascista sui Colli Euganei croci celtiche e ‘boia chi molla’: la denuncia di Rete Studenti Medi

La Rete degli Studenti Medi ha denunciato l’ennesimo raduno fascista organizzato da militanti di estrema destra, Azione Studentesca e Azione Universitaria, che si sono dati appuntamento sui Colli Euganei, in Veneto, per festeggiare il solstizio d’estate.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ancora una volta i giovani militanti di estrema destra manifestano atteggiamenti palesemente nostalgici nei confronti del fascismo. Fanpage.it ha raccontato con l'inchiesta ‘Gioventù Meloniana' cosa avviene all'interno del movimento giovanile di Fratelli d'Italia, Gioventù Nazionale, dove crescono e si formano le nuove leve del partito di Giorgia Meloni.

I giovani di estrema destra si sono riuniti per l'ennesimo raduno fascista in Veneto. In questo caso la vicenda denunciata dalla Rete degli Studenti Medi, attraverso un video arrivato alla pagina Facebook da un mittente anonimo, riguarda i ragazzi di Azione Studentesca e Azione Universitaria, che si sono dati appuntamento sui Colli Euganei per celebrare lo scorso 20 giugno il solstizio d'estate, il "sol invictus".

"Croci celtiche, falò, “boia chi molla” e canti fascisti al ritrovo dei giovani di estrema destra in Veneto. Questi sono i giovani della Premier, di Azione Studentesca e Universitaria, che avevano annunciato il festeggiamento del “sol invictus”, postando poi le foto dello stesso falò sulle loro storie Instagram. Gli stessi giovani che nelle trame istituzionali della rappresentanza studentesca nascondono ciò che sono veramente", si legge in un post sui social della Rete Studenti Medi di Padova.

"Noi del sindacato studentesco – si legge ancora nel post – abbiamo avanzato una richiesta chiara: le organizzazioni e i movimenti di ispirazione neofascista devono essere sciolti. A Giorgia Meloni chiediamo se non sia abbastanza un'inchiesta, o l’aggressione a due studenti a Roma, per capire che la sua gioventù ha un grande problema, di cui il Governo non si sta preoccupando".

"Chissà a quanti raduni nostalgici a suon di croci celtiche e ‘boia chi molla’ dovremo assistere, prima che la destra al governo riconosca un problema di apologia deliberata del fascismo che esiste e viene coltivato deliberatamente dalle associazioni giovanili e studentesche di Fratelli d’Italia: Gioventù nazionale, Azione Universitaria, Azione Studentesca. Sono gravi le immagini che arrivano dai Colli Euganei, in provincia di Padova. È inquietante e ingiustificabile. Non sono ‘eccezioni’, o ‘goliardate’: sono ritualità fasciste in piena regola, tramandate di generazione in generazione proprio come erano nel ventennio. Nessuna legittimazione, nemmeno il silenzio, può arrivare dalle istituzioni. I movimenti neofascisti vanno sciolti. Meloni si dimostri coraggiosa e democratica, non aspetti il prossimo solstizio d’estate per farlo", ha commentato la deputata democratica e responsabile Giovani del Partito Democratico, Rachele Scarpa.

Nell'inchiesta di Fanpage.it ‘Gioventù Meloniana' viene mostrato, grazie a una nostra giornalista infiltrata, un campo comunitario, un raduno di tre giorni a Rieti. Il campo si chiama “Cabiria”, nome che prende ispirazione da Gabriele D’Annunzio e che significa "nata dal fuoco". Durante la tre giorni, di notte, riuniti attorno a un falò, vengono intonati dai presenti canti fascisti, e i giovani si definiscono "camicie nere", "camerati di Mussolini". Pensando di non essere riprese dalle telecamere dei giornalisti possono sfogarsi e gridare indisturbati "Duce" e "Sieg Heil!".

Il M5s risponde a Meloni

Il M5s ha risposto alla premier Giorgia Meloni, che in un video in difesa dell'autonomia differenziata oggi ha attaccato le parole utilizzate da una deputata pentastellata, Susanna Cherchi, per colpire la maggioranza: "Pensate che alla Camera una parlamentare del M5S ha evocato per noi Piazzale Loreto. In pratica io dovrei essere massacrata e appesa a testa in già. La sinistra manda in giro liste di proscrizione di parlamentari del Sud. Io penso che i modi violenti della sinistra non siano altro che una difesa disperata dello status quo, una condizione di privilegio che ha garantito alcuni a scapito della maggioranza degli italiani".

La deputa M5s aveva detto in Aula: "La cattiveria si paga. Voi state facendo mangiare le vostre deiezioni agli italiani. Col karma non si scherza. Prima o poi – avvisa – la pagherete voi, i vostri figli e i vostri nipoti. Gli italiani sono un popolo strano. Mussolini è arrivato a Piazzale Loreto e l'hanno messo a testa in giù. Non dimenticatelo questo".

A Meloni oggi ha replicato Francesco Silvestri, capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera: "Curioso come la presidente Meloni abbia trovato tempo, modo e parole per commentare la frase di una nostra deputata, ampiamente strumentalizzata in questi giorni, senza aver mai avvertito l'esigenza di chiarire quanto emerso dall'inchiesta di Fanpage a proposito delle tendenze eversive dell'organizzazione giovanile di FdI", ha detto Silvestri.

"Parliamo della premier – ha aggiunto – che pochi giorni fa ha ignorato l'aggressione fascista ai danni della Rete degli Studenti, del presidente del Consiglio che ha giustificato l'aggressione squadrista ai danni del nostro Leonardo Donno, definendo una ‘provocazione' l'esposizione del tricolore in Aula. La sua complicità è vergognosa".

"Quando è in difficoltà si rifugia nel silenzio oppure nell'attacco alle opposizioni; quando invece riaffiora quel passato che ancora oggi la imbarazza ricorre a un comprendonio selettivo, tipico di chi non ha la forza delle argomentazioni dalla propria".

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