Aiuti per chi fa il secondo e terzo figlio, le misure per favorire la natalità nella manovra
Nuovi bonus per le famiglie, per incentivare la natalità e uscire dall'inverno demografico. L'obiettivo di Fratelli d'Italia per questa manovra è molto chiaro: oltre alla conferma del taglio del cuneo fiscale, a cui a questo punto è impossibile rinunciare per evitare di far crollare gli stipendi netti di milioni di italiani, Giorgia Meloni e i suoi vogliono investire sulle politiche per la famiglia. Lo ha già accennato il viceministro Leo, che al Tesoro porta avanti la linea di partito, e oggi lo ha ribadito la ministra Roccella: con la legge di Bilancio arriveranno nuovi aiuti destinati alle famiglie, a maggior ragione se numerose. Le ipotesi sono diverse, ma in ogni caso si cercherà di incentivare la procreazione sostenendo chi i figli li ha già fatti.
"L'impegno per la famiglia attraversa l'intera azione del governo – ha detto la ministra Roccella intervenendo agli Stati Generali della Basilicata di Fratelli d'Italia – Nella nuova legge finanziaria, che è alle porte, ci saranno impegni importanti per il secondo e il terzo figlio".
Le ipotesi sono molte: si va dal bonus per chi fa il secondo figlio – che dovrebbe essere un incentivo economico – al reddito di infanzia. La prima è una misura che punta a far fare un secondo figlio a chi ne ha già uno, azzerando – ad esempio – la retta dell'asilo nido e offrendo altri aiuti. Quanto al reddito di infanzia, invece, si dovrebbe trattare di una cifra fissa da percepire ogni mese. Una sorta di assegno unico molto più corposo, difficile da attuare in generale per una questione di coperture, ma soprattutto quest'anno viste le risorse limitate.
"Abbiamo deciso di affrontare il tema della crisi della famiglia in tutti i suoi aspetti – ha aggiunto Roccella – in primis il calo demografico". Secondo la ministra il problema è "il desiderio di fare figli che non viene realizzato, un problema di libertà genitoriale, per cui dobbiamo creare intorno a loro le condizioni mettendo in campo, come abbiamo fatto nella prima finanziaria con l'implementazione dell'assegno unico".