Ai gruppi parlamentari 106 milioni di euro in due anni (e c’è chi ci guadagna)
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È stato pubblicato oggi il dossier “Paga Pantalone”, realizzato da Openpolis attraverso l’esame dei bilanci dei gruppi parlamentari nella XVII Legislatura, basato sulla documentazione depositata alla Camera e al Senato dagli stessi gruppi. Openpolis ha in pratica rilasciato una serie di contenuti che permettono di capire nel dettaglio come sono stati spesi i soldi pubblici per quel che concerne il finanziamento dei gruppi parlamentari.
Ricordiamo che non bisogna confondere il contributo per il funzionamento dei gruppi (che è erogato per tutti i gruppi parlamentari, i quali non sempre corrispondono al partito politico di riferimento), con il finanziamento pubblico ai partiti (che ora è affidato alle donazioni “volontarie”, mentre è abrogata la contribuzione diretta dal 2017).
Negli ultimi due anni Camera e Senato hanno stanziato come contributo ai gruppi ben 106 milioni di euro. In gran parte si tratta di risorse che servono per il personale che lavora a supporto dei gruppi (anche in questo caso non bisogna però considerare i collaboratori e gli assistenti parlamentari, che vengono retribuiti con un contributo versato direttamente al singolo deputato o senatore).
Va anche detto che, come spiega Openpolis, “tutti i gruppi, sia alla Camera e al Senato, hanno registrato un avanzo di esercizio. In totale nei primi 2 anni è stato accantonato più del 16% delle risorse. Considerando entrambi i rami del Parlamento, chi ha messo da parte le cifre maggiori è stato il Pd (8mln di euro) e il M5S (4mln di euro)”.
Il dettaglio delle spese per singolo partito è consultabile qui, ma è interessante anche capire la portata degli “incassi” dei singoli gruppi parlamentari.
Il gruppo che incassa di più è il Partito Democratico, che è anche il più numeroso: nei primi due anni di legislatura ha incassato 38,5 milioni di euro. A seguire il Movimento 5 Stelle, che ha incassato 13,4 milioni di euro in due anni; poi Forza Italia, 5 milioni di euro, Lega Nord 4,6 milioni di euro e Sinistra Ecologia e Libertà 3 milioni di euro.