Adozioni più rapide e differenza di età tra bimbi e genitori innalzata a 50 anni: la proposta di Fdi
Tempi più brevi per le adozioni. È lo scopo di una proposta di legge di Fratelli d'Italia, a prima firma del deputato Paolo Trancassini, che dovrebbe essere calendarizzata tra qualche settimana. La proposta punta a semplificare i passaggi burocratici per i genitori che vogliono adottare un bambino e far salire il numero delle adozioni nel nostro Paese, alzando anche la soglia dell'età per i futuri padri e le madri.
Nel parla il Messaggero di oggi, che anticipa che le prime novità arriveranno per le adozioni in Italia. Poi, più avanti, non è escluso che si potrà incidere anche sulle adozioni internazionali (gestite da onlus accreditate dal ministero della Giustizia).
Il quotidiano snocciola le cifre sulle adozioni in Italia: nel 2021 le coppie che hanno chiesto di poter adottare un figlio entro i confini nazionali sono state 7.970. Nel 2006 se ne contavano più del doppio. Il calo, dicono le associazioni che lavorano in quest'ambito, non è dovuto a una diminuzione delle coppie disposte ad adottare, ma sarebbe da imputare alla difficoltà che l'iter comporta, e alla percezione che difficilmente il percorso di concluderà con l'arrivo di un figlio: secondo gli ultimi dati disponibili, a fronte di 8mila richieste, le adozioni di minori in Italia sono arrivate a quota 866 (589 se si considerano quelle internazionali).
Cosa dice la proposta di legge di Fratelli d'Italia sulle adozioni
Il testo della proposta di legge a prima firma Trancassini ha l'obiettivo di aggiornare una normativa vecchia di 40 anni. La pdl, che a breve dovrebbe essere assegnata alle commissioni Affari sociali e Giustizia di Montecitorio, si concentra sulla velocizzazione delle procedure d'adozione all'interno dei confini nazionali, che passano dagli uffici di servizi sociali e tribunali dei minori.
Nella bozza, come scrive il Messaggero, ci innanzitutto alcune modifiche sui requisiti necessari per poter adottare. Per esempio gli aspiranti genitori non dovranno più essere sposati da tre anni, ma da due (oppure possono aver convissuto prima del matrimonio per un periodo di almeno due anni, e non più tre).
Inoltre si amplia il divario massimo consentito tra la loro età e quella dell'adottando: non più massimo 45 anni, ma 50. Ne consegue che anche una persona di 50 anni potrà adottare un neonato di pochi mesi "in linea con la crescente aspettativa di vita e con l'aumento dell'età di filiazione naturale delle famiglie", si legge nel testo, come riporta il Messaggero.
Viene inoltre fissato un termine "improrogabile" di sei mesi entro cui istituti e comunità dovranno aggiornare le banche dati dei bambini che possono essere adottati.
E ancora, la procedura si velocizza anche per eventuali contestazioni in tribunale da parte di parenti e affini: questi avranno un limite di 30 giorni di tempo per comparire davanti a un giudice e opporsi all'adozione. Mentre l'udienza di merito, scrive ancora il Messaggero, dovrà tenersi entro 45 giorni.
Il tribunale inoltre sarà "tenuto, in ogni momento, a fornire tempestivamente a coloro che intendono adottare notizie sullo stato del procedimento", cosa che oggi non avviene. Anche questo potrà servire da incentivo per le coppie interessate.
A tutela dei minori, inoltre, potranno essere disposte ispezioni da parte della procura minorile, nelle strutture che ospitano i bambini in attesa di affido, "anche senza preavviso".