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Adele Gambaro: “Non chiedo perdono. Disposta a formare gruppo autonomo”

La senatrice espulsa, ospite di Luca Telese, ha difeso le sue dichiarazioni su Beppe Grillo e nel finale ha assicurato che, nel caso del raggiungimento di un numero minimo, sarebbe disposta a creare un gruppo autonomo e dare anche un voto di fiducia.
A cura di Andrea Parrella
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La versione estiva di In Onda ha aperto con l'ospitata esclusiva di Adele Gambaro, ex parlamentare del M5s espulsa dal Movimento per le sue frasi sulla strategia comunicativa di Beppe Grillo. Luca telese, il conduttore, ha provato a ripercorrere le tappe della sua esclusione, a cominciare dall'intervista a Sky incriminata giunta il giorno dopo le amministrative, nelle quali il M5s registrò un tonfo dal punto di vista del consenso elettorale. Adele Gambaro, per la verità, non ha avuto grandissima possibilità di narrare sensazioni e particolari rispetto a quanto accaduto (Telese e l'ospite Concita De Gregorio, ad onor del vero, hanno parlato molto di più e tirato in ballo terminologie come "millenarismo" per accusare le espulsioni e l'atteggiamento del movimento nei confronti di chi non si allinei: "Mi hanno detto che io sia stata un esempio, che mi hanno punito per quanto ho fatto così che gli altri non facessero lo stesso sbaglio".

Continua poi con l'eziologia di quell'intervista, ammettendo, tra l'altro, di aver assunto dei toni forse eccessivi: "Un amico giornalista mi chiede se voglio rispondere a domande riguardanti i risultati elettorali. E' cominciata così e dopo poi è andata a finire come si sa. Non mi potevo immaginare che sarei stata soggetta ad espulsione. Risentendo ora l'intervista mi rendo conto di aver usato dei toni un po' forti". Racconta di essersi tenuta lontana dal web nei momenti succesivi alla sua intervista, consapevole del clima che avrebbe ritrovato: "Sono stata lontana dal web nelle ore successiva all'intervista e a posteriori mi rendo conto di aver fatto bene". Quando Telese le chiede se si senta in colpa e se non abbia mai pensato di chiedere scusa come molti le hanno consigliato, Adele Gambaro risponde:

Non credo di aver fatto nulla di sbagliato, non ritengo di dover chiedere perdono

La questione della diaria – Una delle motivazioni principali con la quale il Movimento ha accusato coloro che non si sono allineati in questi ultimi mesi è stata quella economica, riferita alla volontò di non restituire la diaria. Per fugare questa sospetto Adele Gambaro porta in studio le copie dei bonifici che ha fatto anche dopo essere passata al gruppo misto, corrispondenti alle eccedenze rispetto alle promesse elettorali: "Io ho già versato 10.000 € ad una associazione di Bologna, nel merito della diaria tengo fede ai miei impegni con gli elettori. La motivazione economica non esiste per quanto riguarda la mia uscita. Il problema non è quello, credo che nessuno di noi "espulsi" abbia questa motivazione […] Credo che tirare in ballo la questione economica sia un modo per sviare le difficoltà interne.

La fiducia ad una maggioranza alternativa – La notizia politica è un'altra però e giunge quando Telese si va a cercare una risposta nel merito di un eventuale gruppo alternativo. Bastano infatti dieci senatori per crearne uno e la Gambaro non nega che sicuramente tenterebbero di dare vita ad un gruppo autonomo nel caso di questo quorum: "Bisogna arrivare a dieci per costituire un gruppo. "Se dovessimo raggiungere la cifra, perchè non creare un gruppo comune? Ma per il momento non siamo dieci e non siamo in grado di dire nulla.". Telese rilancia chiedendo se, in tal caso, sarebbero disposti a dare la fiducia ad una maggioranza alternativa. Ecco il responso: "Perché no? Per il bene del paese daremmo anche un voto di fiducia, il nostro obiettivo deve essere questo".

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