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Covid 19

Addio green pass e mascherine, arriva il nuovo decreto Covid del governo che cancella le restrizioni

Il governo prepara la roadmap delle riaperture e riunisce la cabina di regia. Domani è previsto il Consiglio dei ministri che approverà un nuovo decreto Covid.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il governo tira dritto e punta a riaprire tutto. O meglio, a togliere tutte le restrizioni. L'appuntamento fissato ormai un mese fa dal presidente Draghi – che parlò della famosa roadmap – è finalmente arrivato. La cabina di regia dovrebbe tenersi tra oggi e domani, poi – questo sicuramente domani – il Consiglio dei ministri. Sarà uno degli ultimi incontri con il Comitato tecnico scientifico, che il 31 marzo verrà sciolto con la fine dello stato di emergenza. Nonostante il nuovo aumento dei contagi, che non lascia certo ben sperare per le prossime settimane, il governo ha deciso di proseguire sulla linea annunciata: il nuovo decreto Covid servirà a mettere nero su bianco un calendario della fine delle restrizioni da qui alla fine dell'estate. Certo, sempre che la situazione epidemiologica non peggiori drasticamente.

Il piano del governo è di arrivare all'inizio dell'estate – a giugno, in sostanza – con le restrizioni praticamente azzerate. Il percorso per raggiungere questo obiettivo comincerà il giorno dopo la fine dello stato di emergenza: il primo aprile. Già da quella data, secondo quanto hanno fatto filtrare diverse fonti di governo, ci saranno i primi allentamenti: il green pass dovrebbe essere eliminato con effetto immediato nelle attività all'aperto – come i tavoli esterni di bar e ristoranti, ma anche gli sport di gruppo – mentre per altre attività si dovrebbe passare rapidamente dal super green pass a quello base, come alberghi e mezzi pubblici.

L'idea è che la ripresa del turismo, con l'arrivo della bella stagione, non debba essere ostacolata in alcun modo. Perciò il piano di spostare alberghi e trasporti nella lista delle attività a cui si può accedere anche con un tampone negativo va in questa direzione. Discorso diverso per il lavoro: c'è una grande polemica – e un fronte politico compatto che si allarga di giorno in giorno – intorno alla certificazione verde rafforzata per gli over 50 che lavorano. La decisione – che era stata presa insieme all'obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni – ora può essere ridiscussa. Anche sul lavoro si potrebbe tornare al green pass base per tutti – e cioè, ribadiamo, anche tampone negativo – ma l'obbligo rimarrebbe comunque in vigore fino al 15 giugno.

Sul calendario, poi, bisognerà cerchiare in rosso anche il primo maggio. Sempre secondo quanto fatto trapelare i giorni scorsi. Il mese successivo, infatti, potrebbe essere la svolta per tutte quelle attività come bar, ristoranti, cinema, teatri, palestre e piscine. E infine – appunto, prima dell'estate – il programma del governo sarebbe quello di cancellare tutte le restrizioni rimanenti. L'unica incognita resta la mascherina al chiuso, su cui non si riesce ad avere una data – vera o presunta – di addio definitivo.

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