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Manovra 2024

Addio dal 2024 al Bonus acqua potabile, dicembre è l’ultimo mese per richiedere l’agevolazione

Dicembre 2023 è l’ultimo mese utile per acquistare impianti per migliorare la qualità dell’acqua, e richiedere il Bonus acqua potabile, che per il 2024 non è stato rinnovato.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il mese di dicembre è l'ultima occasione per acquistare impianti per migliorare la qualità dell’acqua, da utilizzare in famiglia o in azienda, e ottenere poi il bonus acqua potabile. L'agevolazione è pensata per razionalizzare l'uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica. La legge di Bilancio dell'anno scorso aveva prorogato al 2023 questa agevolazione inizialmente introdotta per il biennio 2021-2022. La misura dunque copre le spese effettuate dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2023. Questo dunque è l'ultimo anno per ottenere il bonus acqua potabile, e dal 2024 la misura verrà cancellata.

Si tratta di un credito d'imposta su parte della spesa sostenuta per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290, che servono finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate dagli acquedotti.

Sul sito dell'Agenzia delle Entrate viene spiegato che l'importo massimo delle spese su cui calcolare l'agevolazione è fissato a: 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche; 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Come si richiede il Bonus acqua potabile

L’importo delle spese sostenute per l'acquisto di  impianti per migliorare la qualità dell'acqua deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale, in cui deve essere riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e più in generale i soggetti diversi da quelli che esercitano un'attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

In ogni caso, per le spese sostenute prima della pubblicazione del Provvedimento del 16 giugno 2021 potranno essere rimborsati, integrando la fattura o il documento commerciale che attestino la spesa e annotando sui documenti il codice fiscale del soggetto che richiede il credito.

L‘ammontare delle spese agevolabili va comunicato all'Agenzia delle Entrate, nell'area riservata del sito, tra il primo e il 28 febbraio dell'anno successivo a quello di sostenimento del costo, tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Una volta entrati nell'area riservata, il servizio si trova all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile. In alternativa sarà possibile inviare la comunicazione in un file in linea con le specifiche tecniche presenti nella scheda informativa.

Prima dell'invio, i file dovranno essere sottoposti ai controlli di conformità utilizzando il software reso disponibile dall'Agenzia delle entrate; i file non controllati, ricorda l'Agenzia, saranno scartati e le comunicazioni in essi contenute non saranno acquisite.

Il Bonus inoltre può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all'anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del contributo.

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