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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Addio al reddito di cittadinanza, cosa deve fare chi è occupabile e ha perso il sostegno

Ai 159mila nuclei familiari che hanno perso il reddito di cittadinanza, il ministero del Lavoro dice di rivolgersi ai Centri per l’impiego: il nuovo aiuto arriverà dal primo settembre.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Per il momento, chi ha perso il reddito di cittadinanza con un sms perché "occupabile", secondo la nuova categorizzazione sociale del governo Meloni, può fare solo una cosa: rivolgersi ai Centri per l'impiego. Nonostante la tensione alle stelle, l'esecutivo tira dritto per la sua strada. Ieri c'è stato un incontro tra la ministra Calderone e le Regioni, a cui hanno presenziato anche Anpal e Anpal Servizi. La titolare del Lavoro ha ribadito quali sono i prossimi passaggi, a partire dal nuovo aiuto che entra in vigore il primo settembre: il Supporto alla formazione e lavoro, che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza per chi può lavorare. Anche se, come spiegato dall'Inps in una nota riepilogativa pubblicata nei giorni scorsi, ci sono diverse differenze con il passato. In primis l'importo, nettamente più basso.

"Il ministero ha chiarito che i 159mila nuclei con componenti in età da lavoro compresa fra i 18 e i 59 anni interessati dalla misura dovranno rivolgersi ai Centri per l’impiego – si legge in una nota inviata dallo staff di Calderone – A tal proposito, diverse regioni hanno evidenziato di aver già avviato una proficua collaborazione con le sedi territoriali dell’Inps".

Insomma, chiunque abbia perso il sostegno con il famoso sms, può chiedere ai Centri per l'impiego di aderire al nuovo aiuto. Il ministero ha anche spiegato alla Regioni che la piattaforma Siisl (Sistema informativo inclusione sociale e lavorativa), che servirà per la gestione del supporto per la formazione e il lavoro, sarà regolarmente attiva a partire dal primo settembre. Tra le altre cose, Calderone ha anche promesso di fare qualcosa di cui si parla – più o meno invano – da anni: "Al fine di velocizzare il più possibile la presa in carico di tutti i potenziali beneficiari delle nuove misure, il ministero del Lavoro sta seguendo con attenzione il potenziamento della rete territoriale dei Centri per l’impiego".

Per gli 88mila nuclei familiari, in più rispetto ai 159mila, che sono in condizioni di fragilità, è stata già avviata una fase di "valutazione multidimensionale". Questa platea riceverà ancora il reddito di cittadinanza in maniera transitoria fino a fine anno, poi passerà all'assegno di inclusione.

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