Addio ai cotton fioc: dal 2019 si potranno vendere solo quelli biodegradabili
Molti di noi hanno nel proprio bagno i classici cotton fioc, quelli di plastica colorata. Dal 2019, però, non sarà più possibile comprarli. Non c’è da preoccuparsi per chi oggi li usa, comunque: verranno sostituiti da quelli biodegradabili che non creano danni all’ambiente come invece avviene nel caso di smaltimento errato delle plastiche. Lo stop ai cotton fioc è stato deciso con un emendamento alla manovra approvato dalla Camera su proposta di Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente di Montecitorio.
Quella dei cotton fioc è solo una delle tante battaglie e delle tante tappe della guerra alla plastica già iniziata da governo e Parlamento negli ultimi tempi. A esultare per questo provvedimento c’è anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che parla di uno “straordinario segnale all’Europa per rispondere con i fatti a un fenomeno allarmante, che nuoce alla biodiversità e alla qualità delle acque”.
L’emendamento, oltre a prevedere lo stop alla produzione e alla vendita dei cotton fioc in plastica a partire dal 2019, stabilisce anche il divieto di utilizzare microplastiche per tutti i prodotti cosmetici. Dal primo gennaio 2020 il divieto verrà quindi esteso ai prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente contenenti microplastiche. Per intenderci, parliamo del divieto di inserire microplastiche in prodotti come le creme per il viso o il dentifricio.
Ad agosto era stato messo a segno un altro colpo nella battaglia contro le plastiche con la decisione di bandire tutte le buste non biodegradabili nei reparti ortofrutta, gastronomia, macelleria, pescheria e panetteria dei vari esercizi commerciali. Una norma che entrerà in vigore a gennaio, da quando le buste utilizzate per la frutta o per il pane dovranno essere obbligatoriamente compostabili.
Cotton fioc: sono il terzo rifiuto più presente nel mare
I bastoncini di cotone sono il terzo rifiuto più presente tra quelli trovati nel mar Adriatico e nello Ionio secondo quanto rivelato da uno studio internazionale sviluppato su 31 siti costieri per un totale di oltre 18 chilometri di costa. Con la nuova normativa, il divieto di commercializzazione scatterà a partire dal 2019 e sarà accompagnato da un finanziamento di 250mila euro per una campagna pubblicitaria contro la dispersione di plastica nell’ambiente. La norma prevede, inoltre, che sulle etichette vengano riportate con chiarezza “le informazioni sul corretto smaltimento” e una frase con la quale ricordare che è fatto “divieto di gettarli nei servizi igienici e negli scarichi”.
Ermete Realacci ricorda che “l’Italia è il primo Paese al mondo a farlo: una vittoria contro il marine litter, a tutela di ambiente e cittadini”, afferma riferendosi al provvedimento approvato. Legambiente parla di “un’ottima notizia” e sottolinea come quella che sta per terminare sia stata la “ legislatura che ha approvato nella storia repubblicana più leggi di iniziativa parlamentare a tutela dell’ambiente”.