Accordo Italia-Ucraina su sicurezza, Crosetto dice che non è vincolante e non ci sono “spese nascoste”
Durante il question time di oggi il ministro della Difesa Guido Crosetto ha risposto in merito all'Accordo di cooperazione in materia di sicurezza tra Italia e Ucraina firmato a Kiev sabato 24 febbraio 2024, spiegando che si tratta di un patto "non vincolante di natura più politica che militare".
Durante il question time Crosetto ha specificato che "L'accordo di assistenza bilaterale tra Italia e Ucraina discende da un impegno assunto nel G7 a luglio 2023: è un accordo non vincolante di natura politica più che militare. Abbiamo scelto di essere dalla parte della libertà delle Nazioni con l'obiettivo di arrivare a una pace giusta e duratura".
Il ministro ed esponente di Fdi ha sottolineato che "qualunque tipo di aiuto non andrà a detrimento dei programmi della Difesa italiana e non potranno esserci spese che non sono già previste in Bilancio, non ci sono spese nascoste in quest'accordo".
"Abbiamo fornito tra 2022 e 2023 otto pacchetti di aiuti e ci siamo impegnati a mantenere sostegno militare aggiuntivo nel 2024 – ha aggiunto Crosetto – Sostegno che verrà definito in base alle nostre disponibilità, comprese quelle finanziarie", ha ribadito il ministro della Difesa spiegando che "qualsiasi tipo di aiuto non potrà mai arrivare a detrimento dei programmi di acquisizione della difesa italiana e non potrà intaccarne il bilancio. Continuerà il nostro impegno al fianco della Ucraina ma non potranno esserci spese non previste in bilancio, non ci saranno spese ‘nascoste'".
Cosa dice l'accordo siglato da Italia e Ucraina
Ma cosa dice il documento? "L'Italia continuerà a sostenere l'Ucraina nei suoi sforzi per difendersi finché sarà necessario" e a "fornire assistenza all'Ucraina nel mantenere la sua difesa di alta qualità e la superiorità militare nelle condizioni di trasformazione politica e di sicurezza regionale rapida, incerta e complessa", si legge in uno del testo, che è stato siglato a Kiev dalla premier Giorgia Meloni e dal presidente ucraino Zelensky. "Nel caso di un futuro attacco armato da parte della Russia all'Ucraina", Roma e Kiev "si consulteranno entro 24 ore per determinare le misure e le opportune misure successive necessarie per contrastare o contenere l'aggressione", recita ancora il documento.
L'intesa prevede inoltre che i due Paesi lavorino "insieme e con altri partner dell'Ucraina per garantire la capacità delle forze di sicurezza e di difesa dell'Ucraina di ripristinare completamente l’integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale e di aumentare la resilienza dell'Ucraina affinché sia sufficiente a scoraggiare e difendersi da futuri attacchi e coercizioni". Roma e Kiev "coopereranno nella creazione di forze sostenibili in grado di difendere l'Ucraina ora e di scoraggiare l'aggressione russa in futuro", si legge ancora nel testo, che non contiene indicazioni sull'impegno finanziario dell'Italia in futuro.
Viene ricordato che "dall'inizio della guerra, l'Italia ha sostenuto in modo globale l'Ucraina, fornendo assistenza in vari settori. Tra questi, 110 milioni di euro sono stati stanziati per il sostegno al bilancio, 200 milioni di euro per prestiti agevolati, 100 milioni di euro per gli aiuti umanitari, 820 milioni di euro per il sostegno ai rifugiati ucraini in Italia, circa 400 milioni di euro per il sostegno macrofinanziario, 213 milioni di euro per sostegno allo sviluppo, 200 milioni di euro a sostegno della sostenibilità energetica dell'Ucraina" e ha "fornito all'Ucraina 8 pacchetti di aiuti militari nel 2022 e nel 2023 e intende mantenere lo stesso livello di sostegno militare aggiuntivo nel 2024″.
"L'Italia continuerà a fornire assistenza all'Ucraina durante il periodo decennale del presente Accordo", prosegue l'intesa. Il nostro Paese inoltre, "intende essere parte degli sforzi internazionali sia a livello bilaterale che con i partner per sostenere le forze di difesa dell'Ucraina e altre componenti della sicurezza nei loro sforzi di modernizzazione. A questo proposito, la base industriale-difesa italiana è pronta anche a interagire con l'industria ucraina per sostenerla nel ripristino o nel consolidamento della produzione nazionale di attrezzature, materiali e munizioni". E ancora, "sosterrà lo sviluppo delle Forze di Sicurezza e Difesa dell'Ucraina, incluso, ma non limitato alla progettazione delle future Forze Armate, la transizione ai concetti e alle procedure operative della NATO, la formazione del comando e del personale, esercitazioni congiunte e miglioramenti interoperabilità con gli alleati della NATO".
L'accordo prevede anche una serie di principi sulla cooperazione in materia di industria della difesa, di formazione e istruzione, di riforma del sistema di sicurezza e difesa dell'Ucraina, di intelligence e sicurezza informatica. E per quanto riguarda il partenariato in materia economica, "l'Italia, insieme alle organizzazioni e ai partner internazionali, si impegna a partecipare al ripristino e alla ricostruzione dell'Ucraina", "continuerà a fornire sostegno all'Ucraina nella soluzione degli urgenti bisogni umanitari causati dalla guerra di aggressione russa, nella rapida ricostruzione delle infrastrutture critiche e sociali distrutte e dei mezzi di sostentamento, nonché nel creare le migliori condizioni per la ricostruzione della struttura socio-economica del Paese". La cooperazione tra Italia e Ucraina riguarderà anche l'energia e altre infrastrutture critiche.