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Accelerazione sulla Manovra: entro giovedì al Senato, poi subito alla Camera. Berlusconi invita le opposizioni alla responsabilità comune.

Accordo tra i capigruppo al Senato per un’approvazione rapida della manovra finanziaria. Il Capo del Governo torna a parlare e invoca il senso di responsabilità delle forze politiche per far fronte agli attacchi speculativi sui mercati finanziari.
A cura di Antonio Palma
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Berlusconi e Tremonti

Per giovedì è fissato il giorno decisivo per l’approvazione al Senato del provvedimento cardine di tutta l’economia italiana, la Manovra Finanziaria, per poi permettere alla Camera di iniziare la discussione del provvedimento nella stessa giornata e concludere la votazione entro domenica. E’ questo che hanno deciso i capigruppo di maggioranza e opposizione al Senato, per far fronte al grave rischio che l’Italia sta correndo in questi giorni sui mercati finanziari.

Un segnale forte lanciato agli investitori che subito si è fatto sentire, vista la ripresa anche di Piazza Affari. Negli ultimi giorni la paura degli investitori e gli attacchi speculativi contro il nostro Paese hanno evidenziato come il provvedimento economico dovesse essere approvato al più presto, come chiesto anche dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano che ha accolto la notizia di oggi con molta soddisfazione.

Secondo quanto riferito dal Presidente del Senato Renato Schifani, ricordando il “grande senso di responsabilità" delle forze politiche, la procedura prevede che maggioranza e opposizione in accordo presentino solo un piccolo pacchetto di emendamenti condivisi, per apporre qualche modifica al progetto presentato in Aula. In particolar modo Pd, Idv e Udc si sono impegnati a presentare un pacchetto con pochissimi emendamenti entro le 18 di oggi, “I punti fondamentali su cui intervenire sono: equità, regole e crescita” è stato il commento della capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro. Intanto per accelerare ulteriormente i tempi anche il Presidente della Camera Fini ha convocato per domani la Conferenza dei capigruppo a Montecitorio.

Dopo un lungo silenzio torna ad intervenire Silvio Berlusconi che rivolgendosi a tutte le forze politiche ha detto "dobbiamo essere uniti e coesi nell'interesse comune", ricordando che la crisi "ci spinge ad accelerare il processo di correzione in tempi rapidissimi”. Il Capo del Governo ha voluto sottolineare la determinazione dell’Esecutivo nell’andare avanti con una maggioranza forte e coesa. "Le autorità europee e i governi nazionali sono impegnati a fondo per sventare il pericolo di un regresso che ci riporterebbe indietro di venti anni" ha detto Berlusconi e richiamando l'unità del Paese ha dichiarato "occorre eliminare ogni dubbio sulla efficacia e sulla credibilità della correzione, ma occorre anche operare per rimuovere gli ostacoli che frenano la crescita della nostra economia", ricordando fiduciosamente che "abbiamo l'Europa al nostro fianco e possiamo contare su innegabili punti di forza".

Dalle opposizioni condivisione per l’urgenza dell’approvazione della manovra prima della riapertura dei mercati di lunedì prossimo, ma forti critiche verso Berlusconi, che come dice Pier Luigi Bersani “non è un elemento di fiducia né per l'Italia né per il contesto internazionale”. Anche dal leader dell’Idv arrivano parole di comprensione, Antonio Di Pietro afferma che il suo partito non farà nessun ostruzionismo ma voterà comunque contro questa riforma che è “offensiva nei confronti dei cittadini più deboli e per il sistema delle imprese". Tutta l’opposizione avrà a breve un incontro con il Ministro Tremonti per concordare alcune correzioni alla manovra, cosa che lo stesso Tremonti sta già facendo in queste ore con gli altri esponenti della Maggioranza.

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