Acca Larentia, Schlein annuncia interrogazione a Piantedosi: “Organizzazioni neofasciste vanno sciolte”
Elly Schlein ha annunciato un'interrogazione al ministro dell'Interno per i fatti del 7 gennaio, quando alla commemorazione per la strage di Acca Larentia a Roma non sono mancati saluti romani e grida nostalgiche. "Roma, 7 gennaio 2024. E sembra il 1924. Presenteremo un’interrogazione al Ministro Piantedosi, quel che è accaduto non è accettabile. Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte, come dice la Costituzione", ha scritto la segretaria del Partito democratico sui suoi canali social, pubblicando il video del grido "Presente!", scandito dai militanti di CasaPound.
Domenica nella capitale diversi militanti di destra si sono radunati davanti alla sede storica del Movimento sociale italiano per ricordare l'omicidio di tre missini, Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. Si tratta di un appuntamento in cui puntualmente si vedono braccia tese nel saluto romano. Emanuela Droghei, consigliera regionale e coordinatrice della segreteria dem romana, ha commentato: "Commemorare i morti è una cosa, dare copertura istituzionale ad adunate fasciste è altro. Destra e sinistra, negli anni, hanno lavorato per la costruzione di una memoria condivisa delle vittime degli anni di piombo, ma questa manifestazione è un’altra cosa".
Le condanne dall'opposizione
In un altro post su X la leader dem ha aggiunto: "Se gridi “Viva l’Italia antifascista” a teatro vieni identificato, se vai a un’adunata neofascista con saluti romani e striscioni invece no. Piantedosi chiarisca come sia potuto accadere. E Meloni non ha niente da dire?".
A commentare l'accaduto anche Sandro Ruotolo, responsabile Memoria nella segreteria nazionale del Pd. "In Germania arrestano chi fa il saluto romano. E’ accaduto a due italiani all'Oktoberfest. Da noi no. Accade ogni volta quando i fascisti commemorano Acca Larentia. Il fascismo è un crimine che va perseguito sempre. Le organizzazioni fasciste vanno sciolte", ha scritto su X. Per poi aggiungere, in una nota: "Conforta l'indignazione che stanno suscitando le immagini della celebrazione di Acca Larentia: manca pero' all'appello, fra le voci, quella della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ci auguriamo voglia prendere le distanze da una vergogna simile. Ma oltre l'indignazione e' possibile fare un passo in piu' per arginare ogni deriva fascista, almeno nei simboli e nelle espressioni piu' esplicite: il Pd ha presentato, insieme all'Anpi, due proposte di legge per dire Basta a strade ed edifici intitolati a esponenti ‘del partito o dell'ideologia fascista'. E per dire basta anche alla propaganda ‘fondata sull'esaltazione dei metodi eversivi dell'ordinamento democratico propri dell'ideologia fascista o nazifascista'. La Germania, che ha arrestato i due italiani che all'Oktoberfest hanno fatto il saluto romano, oggi sembra aver fatto i conti con il passato molto meglio di noi. Sarebbe utile allora che l'indignazione si arricchisse anche di questi due strumenti concreti, unendo le forze in Parlamento per approvare queste proposte di legge".
Il deputato dem Arturo Scotto, sempre sui social, ha poi chiesto "Ha qualcosa da dire la destra al potere?", condividendo le immagini dei saluti romani durante la commemorazione.
La condanna non è arrivata solo dai dem. Anche il leader di Azione, Carlo Calenda, ha commentato: "Questa è una vergogna inaccettabile in una democrazia europea". Da Italia Viva, invece, Matteo Renzi ha affermato: "Meloni dia un segnale, dicendo che queste immagini sono sbagliate. Riuscirà, fra un post sulla Ferragni e una discussione su Delamstro o Lollobrigida, a dirlo? Noi lo aspettiamo. Tutte le vittime dei terribili anni Settanta devono essere ricordate in prospettiva storica. Ma queste scene sono inaccettabili. Il fatto che siano ripetute nel corso degli anni non le giustifica. Un mese fa, un signore che gridava alla Scala ‘Vivia l'Italia antifascista' è stato identificato dalla digos. Decidiamo a che gioco si gioca, o l'impressione è che ci sia tolleranza verso l'apologia del fascismo e intolleranza verso chi grida alla Scala ‘Vivia l'Italia antifascista'".
L'ex governatore del Lazio ed ex segretario del Pd, Nicola Zingaretti, da parte sua ha aggiunto. "Non è in discussione l'umana pietà per i morti e neanche la condanna della violenza politica di ieri e di oggi. Tutta, senza distinzione. Ma il saluto romano, fatto in occasione del ricordo di Acca Larentia, è esso stesso simbolo di morte, violenza e sopraffazione. Per questo dovrebbe essere condannato in primo luogo dalle forze politiche. Tutte. Chi non lo fa è complice".
Le reazioni della maggioranza, Tajani: "FI è antifascista"
Dalla maggioranza è arrivata la reazione di Antonio Tajani, segretario di Forza Italia. "Noi siamo antifascisti, chi ha avuto un comportamento deve essere condannato da parte di tutti come devono essere condannate tutte le manifestazioni di sostegno a dittature: c'è una legge dove è previsto che non si possa fare apologia di fascismo nel nostro Paese".