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Abuso d’ufficio, l’Italia rischia una procedura d’infrazione in Ue per aver cancellato il reato?

Secondo alcuni giuristi l’Italia potrebbe rischiare una procedura d’infrazione europea per aver cancellato il reato di abuso d’ufficio. E la corsa ai riparti con l’introduzione della fattispecie di peculato per distrazione.
A cura di Annalisa Girardi
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Non è un caso che il via libera del Quirinale al decreto che ha abrogato il reato di abuso d'ufficio sia arrivato a poche ora dal limite di tempo previsto. Era infatti prima necessario approvare un altro provvedimento – quello che, tra le altre cose, ha introdotto una nuova fattispecie di reato, il peculato per distrazione – in modo da minimizzare il rischio di incorrere in una procedura di infrazione europea. Secondo i critici infatti, eliminare l'abuso d'ufficio avrebbe aperto a un vuoto normativo che aprirebbe all'impunibilità degli amministratori e funzionari pubblici.

Dalla maggioranza (ma non solo) non sono invece d'accordo, affermando che ci sono comunque diversi altri reati contestabili. Ad esempio, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, oggi in un'intervista con il Corriere della Sera ha detto: "Il corpus giuridico mantiene molte norme per perseguire attività contrarie all'interesse dell'amministrazione pubblica. L'abuso d'ufficio , per come era scritto, creava solo problemi". E ancora: "I cittadini avranno benefici da questa abrogazione. Potranno contare su sindaci per bene che amministrano la cosa pubblica con più serenità, senza rischiare la gogna da innocenti, per qualsiasi denuncia".

Al di là delle diverse opinioni di merito sull'abuso d'ufficio, diversi giuristi ed esperti hanno evidenziato il rischio di una procedura d'infrazione in Europa. A inizio anno un portavoce della Commissione aveva sottolineato che "l'abolizione del reato di abuso d’ufficio potrebbe impattare sull’efficacia del rilevamento dei fatti di corruzione". Un avvertimento a cui il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aveva risposto indicando altri 17 articoli del codice penale per punire la corruzione.

La direttiva europea secondo cui "sono considerati reati in tutta l’Unione europea la corruzione nel settore pubblico e privato, l’appropriazione indebita, l’ostruzione alla giustizia, l’arricchimento derivante da corruzione e il traffico di influenza" prevede chiaramente di perseguire anche l'abuso d'ufficio. E la corsa ai riparti con il reato di peculato per distrazione potrebbe non bastare.

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