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Aboubakar Soumahoro rischia di perdere il posto da deputato, trovate irregolarità nei fondi elettorali

La corte d’Appello di Bologna avrebbe riscontrato delle irregolarità su 12mila euro di fondi pubblici usati in campagna elettorale dal deputato Soumahoro, eletto con Alleanza Verdi-Sinistra. Se ne occuperà la Giunta delle elezioni alla Camera. Soumahoro rischia di decadere da parlamentare, ma si è detto sereno: “Dimostrerò la mia trasparenza”
A cura di Luca Pons
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Aboubakar Soumahoro rischia di decadere dal Parlamento, perdendo il suo seggio di deputato conquistato a settembre 2022 con Alleanza Verdi-Sinistra. L'ex sindacalista e attivista per i diritti dei braccianti, passato nel frattempo al gruppo Misto, negli ultimi mesi è stato coinvolto a livello mediatico dalle indagini sulla moglie e la suocera per la gestione di una cooperativa per migranti – indagini in cui il nome di Soumahoro non appare mai e non risulta nessun coinvolgimento, comunque. Ma il nuovo caso emerso oggi e riportato dal Corriere della Sera riguarda il parlamentare direttamente: la corte d'Appello di Bologna avrebbe riscontrato irregolarità in 12mila euro di fondi pubblici utilizzati da Soumahoro nel corso della sua campagna elettorale.

La corte bolognese è incaricata di verificare la regolarità di tutta la documentazione fornita dai candidati alle elezioni politiche in Emilia-Romagna. A oltre un anno dal voto del settembre 2022, è emerso un problema: 12mila euro di fondi pubblici ricevuti da Soumahoro sarebbero stati rendicontati in modo errato.

In casi simili, la procedura prevede che la corte segnali l'irregolarità alla Giunta delle elezioni della Camera. Questa è composta da deputati che valutano tutte le pratiche che hanno a che fare con le elezioni, appunto, e anche con l'eventuale decadenza di un parlamentare. Per Soumahoro, dovranno valutare la possibilità di farlo decadere dal suo incarico, se dovessero trovare che c'è stato un inspiegabile utilizzo distorto dei fondi pubblici.

Non si tratta di una decisione automatica, né rapida. La giunta è composta da trenta deputati, è presieduta da Federico Fornaro del Pd, ma la maggioranza è di centrodestra. La procedura per i casi di possibile decadenza richiede diverse settimane o anche mesi, con l'apertura di una vera e propria istruttoria. Il deputato interessato può presentare qualunque tipo di documentazione o dichiarazione per difendere la sua posizione. A quel punto la pratica viene votata dall'intera giunta, che delibera se sia necessaria la decadenza oppure no.

Soumahoro, con una nota, ha fatto sapere di non essere preoccupato dalla decisione della corte d'Appello di Bologna: "Le contestazioni di irregolarità che mi vengono mosse riguardano aspetti meramente formali", ha detto, aggiungendo: "I fondi – come previsto dalla legge – sono stati tutti utilizzati per la campagna elettorale. I miei avvocati stanno predisponendo il ricorso contro il provvedimento della Corte d'appello di Bologna, per confutare con precisione gli addebiti che sono stati sollevati nei miei confronti".

Per quanto riguarda la giunta delle elezioni, invece, il deputato ha chiarito: "Riceverà quanto prima la mia documentazione per fare piena luce su ogni aspetto. Sono sereno, dimostrerò la mia assoluta trasparenza nelle sedi opportune".

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