Aborto, Bonino: “C’è nostalgia reazionaria”. Meloni: “Sue fatwe non ci fanno paura”

"Viviamo un periodo di nostalgia reazionaria. È quella tensione verso i ‘vecchi tempi d'oro', in cui pero' proliferavano, ad esempio, le discriminazioni sessuali e gli aborti clandestini". È l'allarma lanciato dalla senatrice di +Europa, Emma Bonino, in un'intervista rilasciata a Vanity Fair, a proposito della mozione approvata dal consiglio comunale di Verona. "Ognuno deve poter fare le campagne che ritiene giuste. E deve poter ricevere finanziamenti privati per esprimere al meglio le proprie idee. Però – ha sottolineato Bonino – se il comune o altra istituzione pubblica finanzia per legge le associazioni anti-abortiste, che si muovono contro una legge dello stato, un problema si pone, ovviamente. Perché c'è una legge e, finché qualcuno non la cambia, va rispettata da tutti e in particolare dalle istituzioni e gli articoli 2 e 3 sono chiari in proposito".
"Con questo Governo – ha aggiunto la senatrice di +Europa – sono in pericolo un sacco di diritti: veda le dichiarazioni sulle unioni civili o il disegno di legge Pillon sulla famiglia da Mulino Bianco. Certamente vedo pochi spiragli per promuovere nuovi diritti", ma "continueremo a spingere per lo Ius Soli, per l'eutanasia e per la rivisitazione della 194", ovviando "alla sovrabbondanza dei medici obiettori di coscienza, che rende impossibile l'aborto in intere regioni d'Italia" e battendoci "per l'aborto chimico con la pillola RU486 che rappresenta un intervento meno invasivo", ha concluso Bonino.
La replica di Giorgia Meloni
La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha risposto alle dichiarazioni di Emma Bonino, difendendo la mozione approvata dal consiglio comunale di Verona: "Se per la sinistra chi difende la vita, rispetta la legge 194 e informa le donne che esiste un'alternativa all'aborto è un reazionario da combattere (e magari arrestare), allora sono fiera di essere definita reazionaria. Fratelli d'Italia ha votato la mozione approvata dal Consiglio comunale di Verona e siamo pronti a ripresentarla anche in altri Comuni. Le fatwe della Bonino e co. non ci fanno paura".