Abolizione superticket, Zingaretti d’accordo con Speranza: “Sì al taglio per Italia più giusta”
Lo aveva già annunciato qualche giorno fa con un video su Facebook Roberto Speranza, ministro della Salute del nuovo governo Conte, che aveva parlato dell'intenzione di abolire il superticket sanitario. E ora arriva anche il sostegno a questa proposta da parte del segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti che con un post su Facebook ha parlato della necessità di abolire il superticket per "dare una mano a chi ha bisogno di aiuto" e per costruire un'Italia più giusta. Rivendicando anche di aver già abolito il superticket del Servizio sanitario della Regione Lazio, dove Zingaretti è attualmente presidente in carica.
L'eventuale abolizione del superticket è un tema che dovrebbe essere discusso con la prossima legge di Bilancio e per questo un disegno di legge che lo abolisca dovrà essere collegato alla futura manovra finanziaria che probabilmente dovrà stanziare dei fondi a questo scopo. Nello sviluppo del ddl Speranza ha dichiarato: "Il principio che mi ispira è la progressività. Penso, ad esempio, che chi come me fa il parlamentare può pagare per una visita specialistica qualcosa in più rispetto a un lavoratore dipendente”. Il superticket, secondo il ministro, rappresenta un “balzello di dieci euro che non consente a troppi cittadini di accedere al sistema sanitario", un costo che "produce discriminazione e diseguaglianza" e per questo si è impegnato ad eliminarlo nel più breve tempo possibile per garantire il principio di universalità su cui si ispira il sistema sanitario nazionale italiano che Speranza ha definito come "il patrimonio più importante del Paese, da difendere come una pietra preziosa”. Per questo, continua il ministro, "abbiamo stanziato 2 miliardi in più nel fondo sanitario nazionale per il 2020, la stazione dei tagli è finita".
Che cos'è il superticket sanitario
Il superticket è stato inserito nella manovra finanziaria del 2011 (Legge 111 del 15/07/2011) e rappresenta un costo aggiuntivo di 10 euro a quello già previsto per il ticket regionale e si applica sulle ricette di diagnostica e visite specialistiche ambulatoriali. Il superticket, tuttavia, non è obbligatorio, ed è di competenza regionale la decisione sulla sua applicazione. Alcune regioni, come Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, lo hanno applicato in misura piena (10 euro), altre, come Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Umbria hanno deciso di applicarlo con un costo variabile in base al reddito, mentre in alcune regioni, come Sardegna e Valle d'Aosta, non viene applicato neanche in minima misura.