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Abi contro la nuova norma sul Superbonus, Giorgetti: “Anche le banche facciano un po’ di sacrifici”

Alle critiche espresse dalle banche sulla nuova norma retroattiva in riferimento alla detrazione dei crediti del Superbonus, il ministro Giorgetti risponde: “All’Abi dico che in questo Paese tutti fanno sacrifici e che se fanno un po’ di sacrifici anche le banche non è sbagliato”.
A cura di Annalisa Girardi
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Alle banche non piace la nuova norma contenuta nel decreto Superbonus, voluta dal ministro dell'Economia, che prevede l'obbligo di spalmare la detrazione dei crediti in dieci anni e che ha valore retroattivo. Le ultime critiche sono arrivate direttamente per bocca di Antonio Patuelli, presidente dell'Abi (Associazione bancaria italiana), e hanno scatenato la reazione del ministro leghista: "Al presidente dell'Abi dico che in questo Paese tutti fanno sacrifici e che se fanno un po' di sacrifici anche le banche non è sbagliato".

Giorgetti ha poi proseguito: "Il Superbonus era una vicenda eccezionale per tempi eccezionali, che giustamente deve finire per come era nata e tornare nell'ambito degli incentivi all'edilizia normali che ci sono sempre stati. Quindi adesso guardiamo avanti".

Il presidente dell'Abi, questa mattina sul quotidiano La Stampa, aveva detto di essere rimasto molto "sorpreso" da questa "norma imprevedibile" legata al Superbonus, che aveva descritto come "un danno per banche e imprese". Nel mirino delle critiche degli istituti bancari era finita in particolare la retroattività della norma: "Chi ha già comprato quei crediti fiscali non potrà più detrarli dalle spese previdenziali e assicurative. E per le banche è un problema, specie in un panorama in cui i tassi di interesse sono calati. Che i dati del bilancio dello Stato non fossero così floridi, poi, non è certo una scoperta di inizio maggio 2024. Lo dico con il massimo rispetto istituzionale". Patuelli aveva poi auspicato che "i problemi vengano corretti" e che "la norma venga migliorata".

Intanto Giorgetti si trova ad avere a che fare anche con il fuoco amico. Forza Italia non ha fatto mancare il sostegno al governo in Aula, durante la votazione, ma ha comunque confermato le critiche: "Siamo leali con i nostri alleati. Abbiamo votato e voteremo sempre la fiducia al governo del quale facciamo parte, ma non possiamo rinunciare alla nostra identità e nostri principi", ha commentato oggi il leader azzurro, Antonio Tajani. E ancora: "Avere delle posizioni non significa litigare, il nostro sostegno al governo è fuori discussione: sulla lealtà mia e di Forza Italia il governo ci potrà contare nei momenti più facili e più difficili, vogliamo lavorare per tutta la legislatura con questo governo e magari, perché no, anche per i 5 anni successivi". Dal canto suo Giorgetti ha detto: "Le tensioni sono un ingrediente della politica, ci stanno tutte".

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