A fine marzo scadono i tagli sulle bollette: il governo ragiona su nuovi interventi
Per contrastare i rincari delle bollette, in Manovra il governo aveva stanziato diversi miliardi di euro, ma solo per i primi tre mesi del 2023. E ora, a marzo inoltrato, si ragiona su come finanziare nuove misure per evitare che da aprile le bollette di luce e gas tornino alle stelle. "Stiamo facendo una valutazione in questi giorni in raccordo con il ministero dell'Economia che tiene i cordoni della borsa", ha commentato il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin a Start.
"Confermo che dopo un primo ribasso del 20% nel precedente trimestre, per la luce dovremo riavere un altro 20% che si unisce al 34% del gas e al successivo 10. Quindi il trend è abbastanza buono", ha proseguito il ministro, sottolineando che comunque la tendenza alla riduzione delle bollette è buona, anche se richieda comunque di procedere con cautela.
La riduzione prevista per un altro trimestre è stata ipotizzata per prima da Arera, che vede appunto un calo del 20% sulla luce anche per il secondo trimestre del 2023. La stima è del presidente Stefano Besseghini: "Avevamo già intercettato in parte questa diminuzione a dicembre, con un calo del -19,4% sull'elettrico e credo che ci sarà una discesa anche nel prossimo trimestre. Sarà realisticamente significativa, almeno corrispondente a quella di dicembre, se non superiore", ha detto il presidente di Arera a margine di un evento.
E ancora: "L'andamento dei pezzi lo vediamo, c'è una oggettiva diminuzione molto forte che è iniziata nell'ultima decade di dicembre, si è mantenuta intensa a gennaio e ora sta comunque scendendo". A questo calo, secondo i calcoli di Assoutenti, dovrebbe corrispondere un taglio concreto di oltre duecento euro per le famiglie.