A chi arriveranno le nuove lettere del Fisco sul Superbonus e cosa bisogna fare per evitarle
Il Superbonus 110% negli ultimi anni è stato usato da diverse persone per fare lavori di vario tipo sulla propria casa o su altri immobili: circa mezzo milione di edifici. I beneficiari del bonus hanno l'obbligo di aggiornare i dati catastali dell'edificio che ha subito gli interventi edilizi. Chi non lo ha ancora fatto, nelle prossime settimane, potrebbe ricevere una lettera dell'Agenzia delle Entrate che invita a mettersi in regola per evitare successive sanzioni: lo aveva deciso il governo Meloni nella legge di bilancio dello scorso anno. Un tipo di sollecitazione diversa dalle 700mila inviate negli scorsi giorni alle partite Iva, che hanno anche creato tensioni nel governo Meloni.
L'invio delle comunicazioni, come detto, non è una novità ma risale alla manovra varata a fine 2023 dall'esecutivo. Qui si legge, ai commi 86 e 87, che l'Agenzia deve "verificare" se sia "stata presentata" la dichiarazione che permette anche di aggiornare "la rendita dell'immobile presente in atti nel catasto dei fabbricati". E, se la dichiarazione non risulta presentata, il Fisco "può inviare al contribuente apposita comunicazione".
Avevano attirato l'attenzione le parole del ministro dell'Economia Giorgetti, che aveva ricordato l'obbligo di aggiornare le rendite catastali, parlando di un "aggiornamento degli archivi" in arrivo l'anno prossimo per tenere conto dei "valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici". A conferma che l'obbligo di aggiornare i dati del catasto non è stato dimenticato dal governo, anzi.
Calcolare l'aggiornamento del valore catastale in base ai lavori effettuati può essere un'operazione complicata, che richiede l'assistenza di un tecnico. Il passaggio da una categoria all'altra, comunque, avviene solitamente quando l'importo delle spese edili è alto e quindi il valore dell'immobile è cresciuto in modo significativo. Da questo deriva poi un esborso più alto per quanto riguarda l'Imu (per le seconde case), la Tari, l'imposta ipotecaria, la tassa sulle compravendite e le altre eventuali imposte. Per di più, la rendita catastale della propria casa incide anche sul calcolo dell'Isee.
Considerando i dati a disposizione sull'importo dei lavori effettuati con il Superbonus e sugli immobili coinvolti, sembra probabile che molti dei proprietari che hanno approfittato del bonus dovranno procedere con un aggiornamento. Per questo, nelle prossime settimane potrebbero essere centinaia di migliaia le lettere che l'Agenzia delle Entrate invierà ai contribuenti.
Il Fisco incrocerà i dati catastali esistenti con le dichiarazioni dei redditi sull'uso dei bonus edilizi, per verificare se la dichiarazione sia stata presentata. Ricevere la lettera non significa subire una sanzione: come nel caso di altre comunicazioni dell'Agenzia delle Entrate, si tratta solamente di una segnalazione del fatto che si potrebbe non essere in regola. Procedendo con l'aggiornamento si potranno evitare ulteriori conseguenze.