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Rimborsopoli, Giulia Sarti annuncia: “Mi dimetto da presidente commissione e autosospendo da M5s”

La deputata del Movimento 5 Stelle, Giulia Sarti, annuncia le sue dimissioni da presidente della commissione Giustizia della Camera e la sua autosospensione dal M5s dopo che la procura di Rimini ha chiesto l’archiviazione per il suo ex, denunciato dalla stessa Sarti come responsabile della mancata restituzione dei fondi al micro credito per il caso Rimborsopoli.
A cura di Stefano Rizzuti
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La deputata del Movimento 5 Stelle, Giulia Sarti, ha deciso di autosospendersi e di dimettersi da presidente della commissione Giustizia della Camera. “A seguito delle notizie riportate sulla stampa in merito alla richiesta di archiviazione per la querela da me sporta nei confronti di Andrea Tibusche Bogdan, annuncio le mie dimissioni da presidente della commissione Giustizia della Camera e, a tutela del Movimento 5 Stelle, mi autosospendo – comunica in una nota -. In questa occasione, tengo anche a precisare che né Ilaria Loquenzi né Rocco Casalino mi hanno spinto a denunciare nessuno, ma si sono limitati a starmi vicino nell'affrontare una situazione personale e delicata”. A chiedere, poco prima, le dimissioni della Sarti era stato il deputato del Pd, Ubaldo Pagano: “I pm di Rimini confermano che la deputata M5s Giulia Sarti taroccava i bonifici con finte restituzioni e che scaricare la colpa sul fidanzato, con cui era d'accordo, è stata solo una penosa messinscena. Ora si dovrebbe dimettere subito da presidente della commissione Giustizia della Camera per aver mentito due volte: prima coi rimborsi farlocchi, poi con il finto furto attribuito al fidanzato”.

Secondo il deputato del Pd, “la conferma che è stata tutta una sceneggiata arriva anche dal fatto che l'avvocato della Sarti non ha presentato opposizione alla richiesta di archiviazione per il fidanzato, che ha portato ai magistrati i messaggi Whatsapp con i quali la deputata confessava la pagliacciata ad uso tv e giornali. Altro che ‘onestà onestà’, il caso Rimborsopoli svelato dalle Iene in campagna elettorale mostrò che le fantomatiche restituzioni erano in realtà l'ennesimo raggiro targato M5s”. Il legale di Giulia Sarti ricorda che la decisione della procura di Rimini di chiedere l’archiviazione “è di oltre un mese fa”. E ribadisce l’accusa all’ex fidanzato Andrea Tibusche Bogdan: “Come è stato accertato, gestiva in piena autonomia il conto bancario della deputata e decise da sé di non inviare alcun bonifico al fondo per il micro credito. La procura ha ritenuto che non fossero condotte per le quali esercitare l'azione penale”, afferma Fabio Repici.

La procura di Rimini ha chiesto l’archiviazione per l’ex di Giulia Sarti, denunciato per i mancati rimborsi delle indennità parlamentari dopo lo scandalo Rimborsopoli. Sarti aveva accusato l’ex fidanzato che è poi finito indagato con l’accusa di appropriazione indebita. Secondo la deputata, sarebbe stato lui a operare sui suoi conti correnti personali non inviando i soldi al fondo per il micro credito. I pm hanno ritenuto la denuncia inconsistente dal punto di vista penale.

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