Ci siamo arrivati, abbiamo abbattuto quell’asticella che non è un numero come un altro.
L’asticella aveva impresso sopra: 5 milioni, e noi l’abbiamo abbattuta, siamo andati avanti. Da oggi che vi scrivo, nel mondo sono morte oltre 5 milioni di persone per Covid. Da oggi contiamo così: 5 milioni e uno, 5 milioni e due, stasera saranno 5 milioni e qualche migliaio.
Uscite dall’acquario: sapete che sul totale della popolazione, sono morte più persone in Sudamerica che in Europa?
Nel momento in cui vi scrivo queste righe, e poi cancello e riscrivo cercando le parole migliori, nel momento stesso in cui sto eseguendo questo lavoro artigianale di virgole e ceselli, qualcuno sta respirando in modo più affannato, sembra che l’aria gli scappi dai polmoni, continua così per un po' e poi muore soffocato. Perché è così che si muore per Covid, proprio ora, soprattutto nei Paesi che non hanno accesso ai vaccini.
Dicevano che il virus non colpisce i bambini, al massimo li sfiora. Non è vero. Sapete che sono oltre un milione e mezzo i bambini rimasti senza le loro figure di riferimento educativo?
E' così, qualche volta basta cambiare la prospettiva, perché tutto cambi.
Sono morte e muoiono principalmente le persone più fragili, i debilitati, gli impoveriti, i surclassati dall’economia, gli azzoppati, gli obesi, quelli che hanno già uno zainetto di difficoltà sulle spalle da una vita, o da mezza vita.
Muoiono soprattutto i non vaccinati, che se escludiamo i pochi Paesi satolli, corrispondono alle stesse persone di prima.
La morte non fa da livella, non nel caso del Covid. Chi è nato dalla parte ricca del mondo oggi ha gli strumenti per salvarsi, quasi sempre, anche se qualche volta preferisce buttarli nel cesso e tirare lo sciacquone. Chi è nato nella parte impoverita del pianeta, invece, più facilmente si ammala e muore, e vorrebbe le briciole e i vaccini di chi invece ha la possibilità – nonostante tutto – ancora di scegliere.
Nei Paesi a basso reddito, meno del 2% della popolazione è immunizzata. Per questo si muore, unitamente a sistemi sanitari più deboli, che finiscono così anche per abbassare l'età media in cui si muore.
Qualche volta manca l'ossigeno, qualche altra mancano i farmaci salvavita, qualche volta ancora manca tutto, soprattutto per chi vive nelle aree rurali di Paesi già poverissimi.
Il prezzo del vaccino arriva a un costo 24 volte maggiore rispetto a quello di produzione, e nonostante questo i Governi e il G20 hanno taciuto sulla necessità di “sospensione dei brevetti” per i Paesi a bassissimo reddito, che potrebbero invece prodursi il vaccino se il prezzo fosse accessibile. Questa dovrebbe essere la battaglia nelle piazze, anche in Italia, non obbligarci a seguire i deliri di chi sfila per il centro cittadino vestito da deportato nei campi di concentramento, paragonando un vaccino che salva vite, a una selezione nel campo di sterminio.
In altre parole: oggi di Covid si muore soprattutto perché ci sono persone che non si vogliono vaccinare (nei Paesi ricchi) e perché molte persone vorrebbero vaccinarsi però mancano i vaccini (nei Paesi poveri).
Oggi abbiamo abbattuto l’asticella: oltre 5 milioni di morti per Covid nel mondo. Non è un bel record, è forse il più triste. Pensate che il vocabolario della lingua italiana contiene 220.000 vocaboli, e pensate quanto è alto, quante pagine sono, come è scritto piccolo. Per contenere i nomi dei morti per il virus ne servirebbero 23 di vocabolari della lingua italiana.
Cioè 60 chili di fogli di carta fine, stampati in caratteri piccoli davanti e dietro, per contenere i nomi dei 5 milioni di morti per Covid.
Sarebbe anche il caso di vaccinarsi, e di rendere accessibili i vaccini a tutti, no?