video suggerito
video suggerito

25 aprile, Schlein: “Non permetteremo al governo Meloni di cancellare la storia antifascista”

La segretaria del Partito democratico, da un evento elettorale a Siena, ha difeso le celebrazioni del 25 aprile e attaccato l’esecutivo di Giorgia Meloni. Poche settimane fa le parole di Ignazio La Russa sull’attacco partigiano di via Rasella: “Uccisero dei semi-pensionati, non dei nazisti delle SS”.
A cura di Luca Pons
1.620 CONDIVISIONI
Immagine

"Mancano pochi giorni al 25 aprile e vorrei dire con forza a questo governo, a questa maggioranza e anche alle più alte istituzioni che non permetteremo a nessuno di riscrivere la storia e di cancellare la storia antifascista di questo Paese". Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, è intervenuta a Siena durante un evento elettorale in supporto della candidata sindaca Anna Ferretti. A dieci giorni dalle celebrazioni per la festa della liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista, ha attaccato le posizioni ambigue espresse in passato da diversi esponenti della maggioranza e del governo.

In particolare, il passaggio sulle "più alte istituzioni" che avrebbero tentato di "riscrivere la storia antifascista" è stato rivolto in modo piuttosto chiaro a Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d'Italia nonché presidente del Senato, cioè la seconda carica dello Stato dopo il presidente della Repubblica. Circa due settimane fa La Russa è stato al centro di forti polemiche dopo aver affermato un falso storico. Nell'attacco partigiano di via Rasella a Roma, da cui derivò l'eccidio delle Fosse Ardeatine ad opera dei soldati nazisti, i partigiani "hanno ucciso non biechi nazisti delle SS ma una banda musicale di semipensionati altoatesini, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia", ha detto La Russa.

Le parole di La Russa, peraltro, sono arrivate in risposta a un'altra polemica, quella sul discorso di Giorgia Meloni per la commemorazione delle vittime delle Fosse Ardeatine. Nel suo ricordo, la presidente del Consiglio non hai mai parlato di vittime "antifasciste" e non ha citato il ruolo del fascismo nella strage.

Così, Siena oggi Schlein ha ribadito: "Penso ai nostri nonni che in questa terra, con le nostre nonne, hanno fatto una vera resistenza al fascismo, alla privazione della libertà, alla privazione di futuro che quel passato purtroppo ha causato, e che qualcuno oggi cerca di rispolverare facendo negazionismo di quanto accaduto". Il 25 aprile "abbiamo ancora bisogno di ricordare chi si è sacrificato prima di noi, per costruire le basi dello stare insieme e la nostra Costituzione che noi dobbiamo presidiare", ha concluso la segretaria dem.

Sui migranti: "Vergogna abolire la protezione speciale, vogliono lasciare per strada persone fragili"

Oltre alle recenti nomine dei vertici delle società partecipate ("Il governo ha chiarito di essere chinato davanti agli interessi delle fonti fossili"), il salario minimo ("Checché ne dica Giorgia Meloni, serve nel nostro Paese") e la sanità pubblica ("la difenderemo con le barricate"), un altro tema al centro del discorso di Schlein sono state le politiche per la gestione dei flussi di migranti. "Ogni giorno il governo se la prende con un nemico per distogliere dai problemi reali di questo Paese", ha dichiarato. "Ne abbiamo sentite di ogni sulle politiche migratorie ma è una vergogna che vogliano cancellare la protezione speciale, ci avevano già provato e si era espressa la Corte Costituzionale sui decreti sicurezza di Salvini".

Sul tema dell'accoglienza e dei Centri di permanenza per il rimpatrio, "vogliono smantellare l'accoglienza diffusa, che è l'unica buona accoglienza perché coinvolge le comunità locali". Il Pd è "sempre stato a favore dell'accoglienza che si è dimostrata più in grado di fare inclusione sociale, in grado di coinvolgere i sindaci e le comunità locali, e cioè quella del sistema Sai da cui il Governo cerca di escludere le persone richiedenti asilo", ha detto Schlein. Quello che si sta tentando di fare è "lasciare le persone più fragili per strada esposte alle difficoltà e anche alla ricattabilità e, qualche volta, anche alla ricattabilità della criminalità organizzata".

"Siamo fermamente contrari e continueremo a batterci – ha concluso la segretaria del Pd – affinché le politiche migratorie siano in linea con i diritti internazionali, con le carte internazionali a partire da quella di Ginevra sui diritti delle rifugiate e dei rifugiati, abbiamo una posizione molto netta su questo".

1.620 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views