“225 nuovi focolai in una settimana, 9 Regioni con Rt maggiore di 1”: report Iss e ministero Salute
Il numero di casi di Covid 19 risulta in leggero aumento, soprattutto in persone asintomatiche. Anche se l'Rt rimane intorno a 1 (è pari a 0.96, oscilla da 0.75 a 1.2). Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutualmente esclusive), il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro paese è stato sostanzialmente stazionario nelle scorse settimane. È quanto emerge dal Report settimanale delle Regioni a cura della Cabina di Regia (ministero della Salute, Istituto superiore di sanità) e relativi alla settimana 3-9 agosto.
Il numero di nuovi casi di infezione rimane nel complesso contenuto, ma con una tendenza all'aumento. "Questo avviene anche grazie alla ricerca e la gestione dei contatti, inclusa la quarantena dei contatti stretti e l'isolamento immediato dei casi secondari. La riduzione nei tempi tra l'inizio dei sintomi e la diagnosi/isolamento è uno dei motivi che permette una più tempestiva identificazione ed assistenza clinica delle persone che contraggono l'infezione".
Nella settimana di monitoraggio sono stati individuati complessivamente 925 focolai attivi di cui 225 nuovi, entrambi in aumento per la seconda settimana consecutiva. "Questo comporta un forte impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che si sta dimostrando efficace nel contenere la trasmissione locale del virus come dimostrato da valori di Rt pari o inferiori a 1 nella maggior parte delle regioni e provincie autonome", si legge.
Complessivamente le Regioni con Rt maggiore di 1 sono 9: "Il forte impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti si sta dimostrando efficace nel contenere la trasmissione locale del virus come dimostrato da valori di Rt pari o inferiori a 1 nella maggior parte delle Regioni/PPAA. Si osservano, pertanto, negli ultimi 14 giorni stime medie pari o superiori ad 1 in nove Regioni dove si sono verificati nelle ultime 3 settimane recenti focolai ma senza comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali".
"In quasi tutte le regioni sono stati diagnosticati nella settimana di monitoraggio nuovi casi di infezione importati da altra Regione e/o da Stato Estero. Oltre ai focolai attribuibili alla reimportazione dell'infezione, vengono segnalati sul territorio nazionale alcune piccole catene di trasmissione di cui rimane non nota l'origine. Questo conferma come in Italia l'epidemia di Covid-19 non sia conclusa e come la situazione epidemiologica rimanga estremamente fluida e a rischio di peggioramento". "
Dieci regioni/Ppaa hanno riportato un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente (flusso Iss) che non può essere attribuito unicamente ad un aumento di casi importati. Va tuttavia precisato che in alcune di queste Regioni/Ppaa, seppure in aumento, il numero complessivo dei nuovi casi diagnosticati è basso (inferiore a 10 casi diagnosticati a settimana o con incidenza settimanale inferiore a 1/100.000).
Una situazione di "transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento": si legge ancora nel documento sui numeri dell'emergenza Covid in Italia. Le infezioni contratte nella seconda metà di luglio 2020, mostrano "importanti segnali di allerta per un possibile aumento della trasmissione".
"È essenziale mantenere elevata l'attenzione e continuare a rafforzare le attività di contact tracing (ricerca dei contatti) in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l'epidemia, si legge.
Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, in un videomessaggio commenta così l'ultimo report sul monitoraggio di Covid-19 in Italia. "È importante continuare a seguire quelle che sono le indicazioni delle autorità sanitarie, evitare assembramenti, tenere comportamenti prudenti. Da parte sua, la sanità pubblica non può fare che quello che ha fatto fino ad adesso con tempestività, ovvero identificare eventuali focolai e contenerli rapidamente".