“200 migranti salvati dalla Vos Triton rischiano respingimento in Libia”: la denuncia di Alarm Phone
Il call center per i migranti in difficoltà, Alarm Phone, ha fatto sapere che la nave mercantile Vos Triton ha soccorso 200 persone che rischiavano di annegare in acque internazionali nel Mediterraneo. Il soccorso, ha detto l'ong, è stato effettuato 11 ore dopo la segnalazione dell'imbarcazione alle autorità.
Ora però questi migranti rischiano un respingimento illegale in Libia: "Circa 200 persone rischiano di essere respinte in Libia", ha detto Alarm Phone, segnalando che la Vos Triton, dopo aver soccorso i naufraghi, sta navigando in direzione Sud. "Questo – sostiene l'organizzazione – è un respingimento illegale e viola diritti umani e diritto d'asilo! La Libia non è un paese sicuro e i naufraghi hanno rischiato la vita per fuggire. Portateli in Europa!".
"La cosiddetta guardia costiera libica ha raggiunto Vos Triton. Il nostro Seabird era sulla scena per documentare la situazione. È in atto un ennesimo respingimento illegale", ha denunciato su Twitter la ong Sea Watch Italy
"Vos Triton è intervenuta in soccorso dei naufraghi dopo molto tempo, nonostante si trovasse sul posto, e solo in seguito alle pressioni dell'equipaggio di Seabird. Le persone erano ormai allo stremo e alcune stavano cercando di raggiungere a nuoto il mercantile", ha aggiunto la ong.
Un appello arriva anche da Mediterranea Saving Humans: "200 persone rischiano di essere deportate in Libia in questo momento. Stanno protestando. Nella grave violazione dei loro diritti umani sono coinvolte nave Vos Triton, Autorità italiane e milizie libiche. Fermatevi! Queste persone devono sbarcare in Europa".
200 migranti dispersi in mare
Ancora una tragedia in mare, che si è verificata ieri: un'imbarcazione si è capovolta al largo della costa dello Yemen e circa 200 migranti, per lo più originari del Corno d'Africa, risultano dispersi. Lo hanno riferito ufficiali yemeniti e delle Nazioni Unite.
Secondo Abd Rabou Mehwali, ex capo della municipalità di Ras al-Ara e attuale vice ministro dell'istruzione del governo yemenita a livello internazionale, l'imbarcazione è partita da Gibuti durante il fine settimana ed è affondata al largo dell'area di Ras al-Ara, nella provincia meridionale yemenita di Lahj.
Un funzionario delle Nazioni Unite per la migrazione, che ha parlato a condizione di anonimato, ha affermato che la barca trasportava circa 200 persone, per lo più africani, e alcuni yemeniti. Non è chiaro se ci siano vittime o se qualche migrante sia stato salvato. Il funzionario ha precisato che coloro che si trovavano a bordo dell'imbarcazione risultano dispersi.
Migliaia di persone ogni anno cercano di compiere il viaggio dall'Etiopia, Gibuti e Somalia allo Yemen e verso i paesi più ricchi del Golfo mentre fuggono dalla povertà in cerca di lavoro. La pandemia di coronavirus e la conseguente chiusura delle frontiere hanno rallentato ma non fermato i flussi migratori. L'Organizzazione internazionale per le migrazioni ha dichiarato che circa 138mila persone hanno compiuto il viaggio nel 2019, ma solo 37.500 lo hanno fatto nel 2020. Ad aprile, oltre 40 migranti sono annegati dopo che l'imbarcazione su cui si trovavano si è capovolta al largo di Gibuti.