2 giugno, Salvini e Meloni non potranno deporre corona di fiori alla cerimonia. Leader FdI protesta

Per la cerimonia del 2 giugno, la leader di Fdi Giorgia Meloni e il segretario della Lega Matteo Salvini non potranno deporre una corona di fiori all'Altare della Patria, al termine della manifestazione nazionale convocata dal centrodestra a Roma. Il ministero della Difesa ha detto di no. Meloni attacca il governo, sottolineando di aver appreso la notizia dai media: "Al di là delle ragioni del diniego, che non conosco", ha scritto, "è normale che ai giornalisti venga comunicato prima che a noi? Questi i metodi di Palazzo Chigi".
Giorgia Meloni ha scritto un lungo post di sfogo sul suo profilo Facebook: "Sono letteralmente scioccata dai metodi che Conte e la sua cricca utilizzano a Palazzo Chigi. Facciamo chiarezza: 1. Per il 2 giugno abbiamo organizzato una manifestazione come centrodestra non lontano dall'Altare della Patria; 2. Trattandosi della Festa della Repubblica, una ricorrenza che rappresenta tutti gli italiani, abbiamo pensato fosse giusto deporre una corona d'alloro al Milite Ignoto; 3. Abbiamo presentato la richiesta al Ministero competente, che l'ha inoltrata a Palazzo Chigi; 4. Alle 18 di oggi [ieri, ndr] apprendiamo dai giornali che la richiesta è stata rifiutata. Qualcuno da Palazzo Chigi si è messo a chiamare tutti i giornalisti per raccontare che la richiesta era stata rifiutata perché la deposizione di fiori era considerata irrispettosa del Presidente della Repubblica che già la depone in rappresentanza di tutti; 5. Quando i giornalisti avvertiti hanno cominciato a chiamarci noi non sapevamo nulla perché ancora attendevamo una risposta; 6. La risposta, con il diniego, a noi è arrivata alle 20. Motivazione del no? ‘Impossibilità tecnica'".
"Morale: volevamo solo deporre una corona d'alloro in memoria del Milite Ignoto. Se in quel giorno non era possibile, o non era istituzionalmente rispettoso, bastava dirlo. Invece si è pensato che anche questo nostro gesto fosse un'occasione per fare propaganda contro di noi. Perciò lo staff del premier ha passato il pomeriggio a chiamare tutti i giornali per raccontare una versione che serviva a screditarci, senza che nessuno avesse mai parlato della questione con noi. Questi sono i metodi di Palazzo Chigi ai tempi della gestione Conte/Casalino. Nessun rispetto, nessuna lealtà, nessuna regola. Solo l'utilizzo estremo delle istituzioni come fossero uno zerbino. Vergogna".
La replica di Palazzo Chigi
Palazzo Chigi ha poi replicato nella tarda serata di ieri con una nota: "In merito a quanto affermato da alcuni esponenti delle opposizioni, si precisa che l'ufficio stampa del Presidente del Consiglio e il suo Portavoce non hanno avuto alcun ruolo nella diffusione della notizia riguardante la richiesta di svolgere un'autonoma iniziativa, all'Altare della Patria, per la celebrazione del 2 giugno".