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2 giugno, quando Matteo Salvini diceva che non c’era nulla da festeggiare

Il ministro degli Interni leghista Matteo Salvini si è detto “orgoglioso” di partecipare alla parata del 2 giugno ai Fori Imperiali a Roma, augurando a tutti i cittadini una buona ‘Festa della Repubblica’. Eppure, non più tardi di 6 anni fa non la pensava esattamente così. In un tweet del 2013 i toni utilizzati erano molto critici.
A cura di Annalisa Cangemi
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A volte si cambia, e i cambiamenti possono essere anche radicali. Il vicepremier Matteo Salvini ha presenziato questa mattina alle celebrazioni per la Festa della Repubblica, ai Fori Imperiali a Roma. Su Facebook ha pubblicato le immagini della folla di partecipanti all'evento, con cui è impegnato a scattare selfie. E nella descrizione delle foto si legge: "Grazie per l’incredibile affetto di stamattina ai Fori Imperiali a Roma, si vede che qualcosa di buono lo stiamo facendo. Viva la Festa degli Italiani!", mostrandosi contento di partecipare alla consueta parata. E ancora, sempre in toni entusiastici, questa mattina ha twittato: "Buona domenica e buona Festa della Repubblica, amici. Orgoglioso di poter esercitare il mio ruolo di governo sempre a difesa dell'Italia". Il ministro degli Interni ha motivato la sua presenza, spiegando che oggi intende festeggiare gli italiani e i militari, non i rom e gli immigrati. Ma è stato sempre così?

Sui social sono rimaste tracce di ben altri umori e en altri commenti sul 2 giugno. Scorrendo a ritroso le bacheche di Facebook e Twitter si leggono post scritti da Matteo Salvini qualche anno fa, e precisamente nel 2013: "Notte serena amici, oggi non c'è un cazzo da festeggiare". Un tweet che fa a pugni con la profonda mutazione del suo partito, e con la svolta ‘nazionalista' della Lega.

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