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150 anni dell’Esercito Italiano: contestato il ministro La Russa, urla e fischi dal pubblico

Nuove contestazioni al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, in occasione della festa per i 150 anni della nascita dell’Esercito Italiano. Fischi e urla nei suoi cofronti a Torino, contestato anche il governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota.
A cura di Alessio Viscardi
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la russa

La festa per i 150 anni dalla nascita dell'Esercito Italiano è stata il teatro delle nuove contestazioni nei riguardi del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e per il governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota. Dopo l'arrivo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Torino in occasione delle celebrazioni, il ministro La Russa ha preso la parola dal palco – venendo immediatamente sommerso da un boato di fischi, urla e schiamazzi. Una folla inferocita, che da stamattina si è accalcata tra le vie del centro per raggiungere una buona posizione per assistere alla festa, ha quasi impedito al ministro di parlare. La Russa era già stato contestato il 25 aprile all'Altare della Patria.

“Sono poveri, piccoli fischiatori di professione che non hanno nulla a che vedere con le divisioni partitiche”, si è difeso il ministro della Difesa, ma la stessa sorte è toccata al Governatore Cota quando il suo volto contrariato è stato inquadrato dalle telecamere, venendo proiettato sul maxi-schermo posizionato in piazza.

Nonostante gli intoppi, i festeggiamenti sono andati avanti con ospite d'onore il presidente Napolitano e 400 rappresentanti delle istituzioni italiane. Stentatamente, il ministro della Difesa è riuscito a concludere il proprio discorso alla piazza:

“Questa occasione del 150° anniversario di cui come ogni anno la festa dell'Esercito viene celebrata è un'occasione che vogliamo dedicare a lei perché lei ci ha dato prova di fare tutto il possibile perché il sentimento nazionale che per me è stato una delle spinte per cui ho scelto di fare politica, l'amore per l'Italia e per la Patria, la deferenza nei confronti di chi ha contribuito a farci figli di uno stesso stato e di uno stesso destino che per me sono stati motivo fondamentale dell'impegno politico hanno visto in lei la persona che ha saputo trasformare questo grande sentimento in una occasione di popolo”.

Una squadra di paracadutisti della Brigata Folgore è atterrata in piazza Castello a Torino, mentre 830 soldati si è posizionata di fronte alla tribuna d'onore.C'è da sottolineare che ieri, ospite a Ballarò, il ministro La Russa ha detto di non conoscere Lukashenko, l'ultimo dittatore d'Europa.

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