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10 milioni di firme contro Berlusconi, il Pd le consegna a Palazzo Chigi

120 scatoloni di firme sono stati consegnati al palazzo di Governo con due furgoni e tre apecar, direttamente nelle mani di Gianni Letta. Il presidente Rosy Bindi, a capo di una manifestazione di donne, ha dichiarato: “10 milioni di firme che si trasformeranno in voti”
A cura di Alessio Viscardi
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Rosi Bindi

Il segretario nazionale del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, lo aveva promesso: “Raccoglieremo 10 milioni di firme per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi. Missione Compiuta? Nonostante le polemiche sulle false adesioni sollevate nei giorni scorsi dai giornali di centrodestra, oggi il nucleo centrale del Pd ha consegnato a Palazzo Chigi gli scatoloni contenenti i milioni di firme raccolte nell'ultimo mese. Rosy Bindi, presidente del partito, ha commentato: “Firme che si tramuteranno in voti” con lo sguardo rivolto alle prossime elezioni amministrative del 2011. Gianni Letta ha accolto le firme, apostrofando: “Non credo che il premier seguirà il consiglio”.

La sfida lanciata dal Partito Democratico all'indomani del rinvio a giudizio del presidente Berlusconi per concussione e prostituzione minorile per il caso Ruby, sembra essere giunta a buon fine. 10 milioni di firme raccolte in un solo mese che vengono presentate a Palazzo Chigi proprio l'8 marzo, festa internazionale della donna. A piazza di Pietra, nel pieno centro di Roma, una palco con la scritta “Oltre Arcore c'è la dignità dell'Italia” dà il via a una carovana di donne che consegnano i faldoni nel palazzo del Governo.

120 scatoloni di firme trasportati da due furgoni e tre Apecar, adornati dal tricolore. 5 milioni di firme consegnate simbolicamente, con il deposito di un solo scatolo, a Palazzo Chigi nelle mani di Gianni Letta. Il presidente Rosy Bindi, definita da Silvio Berlusconi “più bella che intelligente”, ha oggi dichiarato ai giornalisti a seguito della manifestazione:

“Oggi ci sono 10 milioni di firme, domani saranno voti. Alle amministrative ne avremo molti di più che 10 milioni. Del resto Berlusconi dovrebbe essere già andato a casa. E se ancora non c'è andato ce lo manderemo, perché oltre a non saper guidare il Paese ha anche violato la dignità della donna (…) non è possibile che in Germania un ministro si dimetta perché ha copiato la tesi di laurea, mentre Berlusconi stia ancora al governo nonostante sia accusato di prostituzione minorile”.

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