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Polemica Galan – Tremonti: Nel Pdl scoppia la bufera

Nuovi dissidi interni nel partito del Premier. Galan, ministro dei Beni culturali, spara a zero sul collega titolare dell’Economi: ”Tremonti è un socialista che ritocca tutti i provvedimenti. Con lui si perdono le elezioni”.
A cura di Biagio Chiariello
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tremonti-berlusconi

Tensioni sempre più forti nel Popolo delle Libertà. Dopo il caso di Roberto Lassini e i manifesti sulle Br, con le critiche giunte da numerosi esponenti vicini al candidato al Consiglio comunale di Milano, a partire da Letizia Moratti ("Ritiri la sua candidatura"), oggi aprendo Il Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi, si può leggere della nuova polemica in casa Pdl. Giancarlo Galan, ministro dei Beni culturali, spara a zero sul collega titolare dell'Economia, Giulio Tremonti. "Con lui – dice Galan – si perdono le elezioni. Per questo chiedo a Berlusconi una scossa. Perché le elezioni Tremonti non le perde da solo ma le perdiamo tutti". Le argomentazioni dell'ex Ministro dell'Agricoltura sono quelle già espresse più o meno chiaramente da vari membri del governo a partire dal predecessore di Galan, Sandro Bondi, e cioè che "il suo spettro aleggia su ogni decisione del governo", dato che ha in mano le chiavi della cassa dello Stato e che destina agli altri dicasteri le briciole. "Io mi rivolgo non al singolo Tremonti ma al Governo nella sua collegialità, Visto che le decisioni dovrebbero essere collegiali, come collegiali risultano le responsabilità ", afferma Galan. "Siamo scesi in politica con delle idee liberali e siamo finiti con un governo perennemente commissariato da un socialista come Giulio Tremonti", esplode il Ministro dei Beni Culturali, secondo cui "fra due anni non possiamo fare campagna elettorale con l'argomento dello ‘spettro di crisi e tagli' che si aggira per l'europa."

E' facile immaginare che il ministro dell'Economia reclamerà spiegazioni al premier per questa sortita che in realtà rappresenta un sentimento esteso nel governo e nel Pdl.
Il ruolo di Tremonti, da molti visto come un corpo estraneo al partito – esponente leghista a tutti gli effetti -, è da tempo guardato con perplessità da Berlusconi.

"Tremonti è spietato, ma la sua politica dei tagli lineari equivale a non scegliere. Abbia il coraggio di esporsi, di decidere. Per esempio, dove è finita la battaglia per l'abolizione delle Province? Ma davvero c'è qualcuno che crede a Tremonti quando dice che abolendole non risparmieremo una lira? Il punto è che il centro delle decisioni del governo non può stare a via XX Settembre ma deve tornare a Palazzo Chigi. Non è più accettabile che i provvedimenti approvati da tutto il Consiglio dei ministri vengano poi ritoccati e finiscano in Gazzetta Ufficiale modificati nelle cifre e nei contenuti".

Giancarlo Galan

Ma Galan ne ha anche per Ignazio La Russa, Ministro della Difesa, e per Fabrizio Cicchitto, presidente del gruppo del Pdl alla camera: "Nel '94 discutevamo se presentarci solo alle politiche e non alle amministrative facendo di Forza Italia una sorta di comitato elettorale ed oggi siamo arrivati all'estremo opposto: ci siamo ridotti a prendere ordini da politici di professione come Ignazio La Russa e Fabrizio Cicchitto".

E' tutt'altro che Pasqua per Berlusconi & c.

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