Polemica a Venezia: gli spaghetti all’aragosta costano 120 euro, lo scontrino su Facebook
La foto di uno scontrino pubblicata su Facebook ha scatenato l’indignazione di molti utenti nelle ultime ore. Si tratta del conto di un ristorante di Venezia presso cui si era recato un turista giapponese insieme alla sua compagna. La coppia, oltre all’acqua, aveva ordinato solo due primi e per questo il prezzo indicato sulla ricevuta non sembrerebbe proprio “onesto”. Questo perché, se è vero che una delle voci fa riferimento a una porzione di “tagliatelle granseola” da 12 euro, l’altra è relativa a un piatto di spaghetti all’aragosta che il cliente avrebbe dovuto pagare 120 euro. Totale del pasto, dunque, è di ben 151.80 euro. A pubblicare la foto dello scontrino e raccontare quanto sarebbe accaduto in questo ristorante in Strada Nuova a Cannaregio è il sito Venezia Today.
Il ristorante si difende: "Prezzi indicati sul menu" – Il personale del locale si sarebbe difeso dicendo che i prezzi dei piatti sono indicati sul menu e che quindi con 8 euro non si intende il prezzo dell'intera portata, ma il costo all'etto dell'aragosta. Una “precisazione” che comunque non convince dato che in molti si chiedono come una sola persona abbia potuto mangiare un piatto di spaghetti “conditi” con un chilo e mezzo di aragosta. Da parte sua, evidentemente sconvolto da quella cifra, il turista giapponese avrebbe chiesto aiuto ad alcuni clienti del ristorante per avere un confronto con i proprietari e chiedere delle spiegazioni in merito allo scontrino: alla fine, anche grazie alla “mediazione” di queste persone, i due clienti sarebbero riusciti ad ottenere uno sconto del 40 percento sul totale del pranzo.