Pistorius, procura si appella contro la sentenza: “Pochi 5 anni”
Il portavoce della Procura sudafricana Nathi Mncube ha annunciato che è stato fatto ricorso in appello contro la sentenza che ha condannato a cinque anni di carcere per omicidio colposo l’ex atleta Oscar Pistorius. “Annunciamo oggi che la procura nazionale ha fatto ricorso in appello, sia sul verdetto sia sulla sentenza”, ha spiegato Mncube, facendo emergere quanto la Procura sia insoddisfatta per la pena che dovrà scontare Pistorius, che la notte di San Valentino di un anno fa ha sparato e ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp nella sua casa di Pretoria. Pistorius ha sempre sostenuto, durante il processo, di aver sparato quella notte perché avrebbe scambiato la sua fidanzata per un rapinatore nascosto nel bagno. Se Pistorius fosse stato riconosciuto colpevole di omicidio premeditato sarebbe stato condannato all’ergastolo. Nel corso del processo andato in scena in Sudafrica, il procuratore aveva detto che la pena minima che sarebbe stata soddisfacente per la società era di dieci anni di carcere mentre la difesa dell’ex atleta, elencando anche i pericoli che Pistorius potrebbe correre in galera, aveva chiesto una condanna ai lavori socialmente utili. Alla fine il giudice ha optato per una condanna, appunto, a cinque anni di carcere.
Pistorius, verso la revisione del processo
Ma, secondo la legge in vigore in Sudafrica, l’ex atleta potrebbe essere rilasciato già dopo dieci mesi dietro le sbarre, per poi concludere la sua condanna per omicidio colposo agli arresti domiciliari. Ora la richiesta della Procura sudafricana apre la strada alla revisione del processo. La sentenza di condanna a Oscar Pistorius è stata più volte commentata dai familiari della vittima, i genitori di Reeva Steenkamp, i quali hanno comunque sempre chiesto giustizia affermando però di non volere alcuna vendetta. Recentemente la mamma di Reeva, June Steenkamp, ha anche manifestato l’intenzione di incontrare Pistorius per chiedergli “perché ha premuto il grilletto” contro sua figlia.