Pistorius in tribunale, rischia fino a 15 anni: “Depresso, non può testimoniare”
In Sudafrica è ripreso il processo contro Oscar Pistorius per decidere la pena che l’ex campione paralimpico dovrà scontare dopo essere stato ritenuto colpevole e condannato per l'omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, avvenuto nella sua villa di Pretoria la notte di San Valentino del 2013. Pistorius rischia fino a 15 anni di carcere: la Corte d'Appello nel dicembre dello scorso anno lo ha infatti riconosciuto colpevole del reato di omicidio volontario, ribaltando la sentenza di primo grado che lo aveva condannato a cinque anni solo per omicidio colposo. In quella occasione il giudice aveva accettato la versione dei fatti della difesa di Pistorius, secondo cui l’atleta avrebbe sparato a Reeva perché pensava che si trattasse di un ladro. Secondo le ultime testimonianze Pistorius avrebbe però colpito la sua fidanzata con una mazza da cricket per due o tre volte, tesi che avallerebbe l’accusa di aver ucciso volontariamente la donna.
Dovrebbe testimoniare il padre di Reeva – Pistorius ha scontato un anno di carcere prima di essere messo in libertà vigilata a casa di uno zio. La nuova udienza iniziata oggi dovrebbe proseguire fino al 17 giugno ed è prevista, per la prima volta, anche la testimonianza del padre della vittima, Barry Steenkamp. A differenza della madre di Reeva, suo padre in questi anni non è mai riuscito ad assistere alle udienze del processo contro Pistorius.
Secondo la difesa Pistorius è depresso – In aula uno psicologo, chiamato dalla difesa di Pistorius a testimoniare, ha detto che l’ex atleta soffre di depressione e non è “in grado di testimoniare”. “Ha mostrato segni e riportato sintomi di disordine da stress post-traumatico, disturbi d'ansia e disturbi da depressione”, ha spiegato Jonathan Scholtz. “Al momento – ha aggiunto – non è in grado di testimoniare, la sua condizione è grave”. Secondo il perito Pistorius è rimasto gravemente traumatizzato da quella drammatica notte di San Valentino: “Aveva progetti per il futuro con l’ormai defunta Reeva”, ha assicurato aggiungendo che l’ex atleta prega tutti i giorni e trova conforto nell’idea che la fidanzata è nelle mani di Dio.