“Pistorius ha ucciso la fidanzata Reeva perché lei voleva andar via”
La modella Reeva Steenkamp la notte di San Valentino 2013 avrebbe voluto lasciare la casa del fidanzato Oscar Pistorius in seguito a una lite e per questo l’atleta la avrebbe uccisa: ne è convinto il pm Gerrie Nel, che sostiene che Pistorius stia fornendo alla Corte di Pretoria una ricostruzione dei fatti falsa. L’atleta accusato di omicidio si è sempre difeso dicendo di aver sparato a Reeva perché convinto si trattasse di un ladro. Ma la sua versione non convince il pm che oggi, nel corso del processo che continua a Pretoria, non ha dato tregua all’imputato e l’ha accusato senza mezzi termini di manipolare le prove. Il pm non ha, infatti, alcun dubbio: la fidanzata di Pistorius è stata uccisa dall’uomo in seguito a una lite perché voleva andar via da casa. “Steenkamp voleva andarsene e voi non dormivate, eravate entrambi svegli e c’è stata una lite”, ha incalzato l’accusa. “Non è corretto, signora, non è vero", ha replicato Pistorius con voce bassa. "C'è stato un litigio", ha aggiunto Nel, mentre Pistorius ha continuato a negare.
Sostenitori dell’atleta fuori al tribunale – Per tutta la durata dell’interrogatorio il procuratore si è concentrato su quelli che, a suo parere, sono i punti deboli della testimonianza dell’imputato. Per esempio è tornato sull’orario dell’ultimo pasto della vittima: l’atleta sostiene che i due avevano cenato insieme alle 19, ma l’autopsia sul corpo di Reeva indica che in realtà la donna aveva mangiato due ore prima di essere uccisa. Il procuratore ha ribadito con forza che le spiegazioni di Pistorius di avere sparato per errore alla fidanzata attraverso la porta chiusa del bagno sono “così improbabili, che non possono essere ragionevolmente possibili”. Intanto, fuori dall’Alta Corte di Pretoria, aumentano i sostenitori di Pistorius. Alcuni hanno rilasciato in cielo decine di palloncini bianchi con la scritta Oscar, altri hanno portato fiori e c’è chi ha tentato di abbracciarlo.