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Pistorius fuori dal carcere? Ad agosto sarà già in libertà vigilata

L’atleta paralimpico, condannato a 5 anni per l’omicidio colposo della fidanzata Reeva Steenkamp, sarà rilasciato in libertà vigilata, per buona condotta, a 10 mesi dalla sentenza. Non la stava scontando in cella ma nel reparto ospedaliero del carcere di Pretoria.
A cura di Biagio Chiariello
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Oscar Pistorius, 28 anni, l’atleta paralimpico condannato a 5 anni di carcere per l’omicidio colposo della fidanzata Reeva Steenkamp, uscirà di prigione già il 21 agosto, in libertà vigilata, a seguito della proposta dei servizi penitenziari sudafricani. Lo afferma la BBC. La notizia, che circolava già da qualche settimana, è stata ribadita nel giorno in cui la Corte Suprema ha annunciato che l'appello inizierà in novembre. Pistorius era entrato nel carcere Kgosi Mampuru II di Pretoria lo scorso 21 ottobre e, come previsto dalla legge, ne uscirà per buona condotta dopo 10 mesi. Come ricorda l’agenzia Afp, l’ex Blade Runner sudafricano, date le sue condizioni fisiche, non stava scontando la sentenza dietro le sbarre, ma nel reparto ospedaliero del penitenziario di Pretoria. La legge sudafricana, in alcuni casi, dà la possibilità ad un detenuto di essere rilasciato sotto “supervisione correzionale”, dopo aver scontato un sesto della sua condanna.

Ma l'accusa chiede l'ergastolo per Pistorius

Secondo il suo avvocato, Rohan Kruger, Pistorius è “consumato dal rimorso” e “ha rifiutato contratti per film e libri”, perché “intende solo espiare la colpa”. In un primo tempo l’atleta normodotato dovrebbe rimanere a casa, con un'ora di libertà al giorno, periodo destinato ad aumentare nel tempo in caso di buona condotta. C’è in realtà da dire che Pistorius dovrà comunque tornare di fronte ai giudici il prossimo novembre, visto che la procura considera troppo lieve la pena a 5 anni. In caso di condanna in appello, ovviamente non potrà godere della libertà vigilata. L’imputato ha sempre negato di aver sparato volontariamente alla fidanzata la notte di San Valentino del 2013, ma di averla scambiata per un ladro in bagno. Nella sentenza di condanna il giudice aveva decretato la non intenzionalità dell’omicidio. Condannandolo per aver agito con negligenza e con forza eccessiva.

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