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Pil italiano ancora giù nei primi mesi del 2014. In Germania sale dello 0,8%

Il Pil dell’Italia torna negativo nel primo trimestre del 2014, segnando un calo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente che si era chiuso con una crescita dello 0,1%. Lo comunica l’Istat. Discorso opposto per l’economica tedesca.
A cura di Biagio Chiariello
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 Il Pil dell'Italia torna a scendere nel primo trimestre del 2014,segnando un -0,1% rispetto al trimestre precedente che si era chiuso con una crescita dello 0,1%. Lo comunicano le stime Istat. L'ultimo trimestre 2013, con un +0,1% congiunturale, aveva interrotto nove trimestri consecutivi di segni negativi. Su base annua il Prodotto interno lordo italiano è diminuito dello 0,5%. Lo stesso istituto di ricerca nazionale, ha comunicato anche che la crescita acquisita del Pil italiano per il 2014 – cioè quella che si avrebbe a fine anno se nei prossimi trimestri l’economia non crescesse – è pari a -0,2%. Dati che faranno storcere il naso al Governo Renzi, che prevede per quest’anno una crescita dello 0,8%."Il calo congiunturale è la sintesi di un incremento del valore aggiunto nel settore dell'agricoltura, di un andamento negativo nell'industria e di una variazione nulla nel comparto dei servizi", spiegano dall'Istituto di statistica ricordando che "il primo trimestre ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e del gennaio-marzo 2013". Considerano il trend degli ultimi periodi (-0,1% nel terzo trimestre 2013, +0,1% nel quarto trimestre 2013 ed ora -0,1% nei primi tre mesi del 2014), gli esperti dell'Istituto di statistica evidenziano una fase "sostanzialmente di stagnazione" dell'economia italiana.

Va forte invece la Germania, che non solo continua a guidare la classifica, ma cresce oltre le aspettative. il Pil dell'economia tedesca ha registrato infatti +0,8% rispetto al trimestre precedente e +2,3% su base annua. Si tratta della maggiore espansione degli ultimi tre anni, oltre che una netta accelerazione rispetto al quarto trimestre 2013 (+0,4%).Situazione opposta invece per la Francia dove, a dispetto delle previsioni di crescita degli analisti, il Prodotto interno lordo si è bloccato su base trimestrale, nonostante le previsioni di un +0,1%. Nello stesso periodo il Pil, in termini congiunturali, è aumentato dello 0,8% nel Regno Unito e ha segnato una variazione nulla negli Stati Uniti.

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