Pier Luigi Bersani contro “i fascisti del web” Beppe Grillo e Antonio Di Pietro
Non fa alcun nome, ma il riferimento ad Antonio di Pietro e Beppe Grillo è fin troppo chiaro. Pier Luigi Bersani, dal palco della festa nazionale del Partito Democratico a Reggio Emilia, da inizio in maniera ufficiosa alla campagna elettorale del principale partito di centrosinistra, prendendo le distanze nettamente da due dei principali avversari alle elezioni politiche del 2013: «Lo dico anche rivolto al nostro partito: vedo correre sulla rete linguaggi del tipo siete zombie, siete dei cadaveri ambulanti, vi seppelliremo, vi seppelliremo vivi. Sono linguaggi fascisti e non ci impressionano». Lo zombie in questione sarebbe lo stesso Bersani, almeno stando al video postato qualche settimana fa dal leader dell'Italia dei Valori sul proprio blog, nel quale il segretario del Pd veniva rappresentato in versione "morto vivente" insieme al premier Mario Monti e il resto dei politici che sostengono il governo dei tecnici. La metafora degli zombie era già usata fa da Beppe Grillo sul suo blog, all'indomani del movimento 5 Stelle alle ultime elezioni per attaccare il «vincitore senza e senza ma (cit. Bersani)» dei ballottaggi.
Bersani rincara la dose sul partito di Di Pietro quando afferma che quella «di stare fuori» è stata una scelta dell'Idv, in riferimento alla decisione dell'ex magistrato di correre dal solo alla poltrona di premier il prossimo anno. Poi aggiunge: «Sono mesi che non dico una parola men che rispettosa nei confronti dell'Idv e sono mesi e mesi che io e il mio partito veniamo coperti di insulti». Il problema, secondo Bersani, è l'antipolitica di «quegli osservatori e commentatori che mettono tutti nel mucchio, mettono tutti i partiti come se fossero cadaveri ambulanti: vengano a vedere con un po' di umiltà cosa può essere la politica, quale forza può avere, che risorsa e' per un Paese: nessuna democrazia può vivere senza politica».
Il tema delle alleanze è stato toccato da Bersani anche in riferimento ad una possibile intesa con i centristi di Casini: «Non sto incontrando Casini, ma noi non siamo settari, ci rivolgiamo a chi vuole una legislatura di ricostruzione». E poi precisa la linea che vuole adottare il centrosinistra: «di fronte alla crisi del paese dobbiamo isolare le posizioni di una destra regressiva e populista e debba rivolgere un appello alle forze costituzionali e democratiche. Poi starà a loro decidere se vogliono esserci o meno»
La replica di Antonio Di Pietro non si è fatta attendere. Bersani si comporta «come il bue che dice cornuto all'asino» dice il leader dell'Idv, in riferimento alle parole del segretario del Pd. «Si nasconde dietro a un dito – aggiunge Di Pietro – invece di indicare responsabilmente con chi intende formare la coalizione di governo e sulla base di quale programmi». A differenza dell'Idv che «è stata sempre coerente con il mandato ricevuto dagli elettori: all'opposizione era e all'opposizione è rimasta».