Piazzapulita: del bisogno di un Papa diverso
Gli scandali sessuali, su tutto, poi quelli bancari e i giochi di potere che con quelli dello Ior vanno ad intrecciarsi. Tutto questo, sommato ad una chiara sfiducia dei fedeli che pare tanto somigliare a quella per la politica, fanno del panorama ecclesiastico qualcosa che, mai come in questo momento, è in crisi profonda e rischia di creare un tonfo da cui la Chiesa potrebbe non potersi più riprendere. Piazzapulita non si è posto il dovere di risolvere, quanto semmai di capire.
La questione degli abusi sessuali – E' insanabile la frattura in relazione a questo ambito, tra la Chiesa conservatrice, quella insomma istituzionale e l'opinione pubblica, che si prodiga nel tentativo che questi casi vengano analizzati al setaccio e puniti severamente. E' dalle parole del cardinale Onaiyekan, che si appresta al Conclave, che il muro direticenza è visibile. La buona fede del cardinale è indubbia, ma quando gli si chiede se denuncerebbe un caso di abuso lui risponde che non è il suo mestiere, non rientra nei suoi compiti denunciare, quanto semmai punire a seguito di denuncia. Rincara la dose il monsignor Sigalini, il quale afferma sicuro che un errore di questo tipo, da parte di un prete, per lui non è perseguibile con la pena della "depretizzazione", che un suo figlio resta un suo figlio. Per poi terminare con la dichiarazione del cardinale anonimo che ritiene fisiologico, sulla base del numero enorme di diocesi in Italia, che possa esserci un caso di abuso per singola diocesi, minimizzando d'altronde la gravità dell'ipotetico fatto perché "sono spesso i giovani a cercare attenzione e amore che non riceverebbero in famiglia".
Il caso Ior e i giochi di potere – Di lettura molto più complessa sono i giochi di ruolo che abitano l'ambiente canonico e che rendono impercettibile sia il più recente passato che il futuro prossimo. Lo Ior, la banca vaticana, nell'ambito dello scandalo Vatileaks e del caso Gotti Tedeschi, costituisce una questione cruciale per afferrare la direzione che la Chiesa avesse preso negli ultimi anni e, di fatto, l'atto papale di nascondere i documenti e mostrarli solo al futuro Pontefice (quando nei documenti potrebbe esserci scritto il nome del Pontefice stesso), resta un atto torbido e comprensibile solo alla luce di motivazioni ancor più oscure.
Un Papa francescano – In buona sintesi, dalla puntata di Piazzapulita viene fuori un endorsement, l'augurio finale, da parte della maggioranza dei presenti in studio, che a vestire i panni del futuro Pontefice sia un francescano, un avverso alle attuali logiche, un pauperistico. Traendo le somme e sintetizzando in un solo nome, i fedeli, adesso vorrebbero qualcuno che attenesse al profilo dell'americano O'Malley . Tutto il resto è vano toto Conclave, che francamente non può portare a molto. La Chiesa rimarrà installata sui suoi principi, forse retrogradi e obsoleti, o cederà il passo allo scorrere del tempo?