Perché la pornostar Stormy Daniels ha fatto causa al presidente Trump
Stephanie Clifford, pornostar nota col nome di Stormy Daniels, ha fatto causa al presidente americano Donald Trump sostenendo che l'accordo sottoscritto per mantenere il silenzio sulla loro relazione non è valido perché manca la firma del diretto interessato. La notizia del ricorso legale è stata diffusa da diversi media statunitensi e poi è arrivata la conferma via Twitter dall'avvocato dell'attrice, Michael Avenatti. L'azione legale sarebbe stata avviata presso un tribunale di Los Angeles. Lo scorso gennaio il Wall Street Journal aveva detto che Michael Cohen, il capo dei legali dell'impero immobiliare Trump Organization, a ottobre del 2016, quindi solo un mese prima delle elezioni, comprò il silenzio della pornostar per 130.000 dollari. Stormy Daniels avrebbe dovuto tacere su un incontro che sarebbe avvenuto a luglio del 2006 a un torneo di golf di celebrità. Ma, secondo quanto emergerebbe dalle carte, l’attuale Presidente non avrebbe mai approvato il pagamento di 130.000 dollari che il suo avvocato sborsò per il silenzio della donna e questo scioglierebbe dai vincoli l’attrice.
L’accordo firmato tra l’attrice a luci rosse e l’avvocato del presidente Trump – “Abbiamo presentato ricorso chiedendo un ordine del tribunale per invalidare il supposto accordo sul ‘silenzio' tra la nostra cliente Stephanie Clifford, in arte Stormy Daniels, e Donald Trump”, è quanto ha precisato il legale Avenatti. In base al ricorso, l'accordo è stato firmato dalla Daniels e dall'avvocato personale di Trump Michael Cohen. “I tentativi di intimidire la signora Clifford e spingerla al silenzio, facendola tacere per proteggere il presidente Trump continuano senza sosta”, così si legge ancora nel ricorso nel quale si fa riferimento a una relazione tra i due iniziata nell’estate del 2006 e andata avanti fino al 2007 inoltrato.