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Perché il M5S si è spaccato al Senato. I Campani e i Siciliani hanno votato Grasso

Perché i Senatori Campani e Siciliani del Movimento 5 Stelle hanno votato per Piero Grasso Presidente del Senato.
A cura di Redazione
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Pietro Grasso, da erede di Falcone a Presidente del Senato

Pietro Grasso è stato eletto presidente del Senato vincendo il ballottaggio con Renato Schifani con 137 voti su 313. Ha raccolto 20 voti in più di Schifani (Pdl) che ne ha presi 117. Luis Alberto Orellana (M5S) ha avuto 5 voti, Gaetano Quagliariello (Pdl) un voto. Le schede bianche sono state 52, le nulle (in cui si contano quelle per Orellana) sono 7. Presenti 313, votanti 313.

Il neo-Presidente è stato eletto con 14 voti in più di quelli a disposizione della coalizione di centrosinistra. La battaglia si è consumata sul terreno di un eventuale vittoria di Schifani.

Una fonte interna ci ha rivelato che: "una dozzina di Senatori m5s, in particolare di Sicilia e Campania, hanno votato per Grasso perché non se la sono sentita di far vincere Schifani". Sembra che la riunione che ha preceduto l'elezioni sia stata "tesa; i senatori siciliani hanno detto di non potersi presentare con l'elezione di Schifani in Sicilia". Una riunione turbolenta dalla quale sono provenuti "applausi, ma anche urla e rumori"

Al tempo stesso "se ci fosse stata la Finocchiaro avrebbero votato contro". Un'ala del Movimento di Grillo esce soddisfatta da questa votazione poiché avrebbe messo "alle strette il Pd costringendolo a candidare due persone apprezzabili".

Insomma non una vera e propria spaccatura quanto piuttosto una deroga alla linea oltranzista. Una deroga che emerge anche dalle parole di Bartolomeo Pepe che ha scritto sul suo Facebook. "Amici: Libertà di voto. Senza contrattazioni e senza trucchi. Borsellino ci chiede un gesto di responsabilità e noi non siamo irresponsabili".

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