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Pensioni, ministro Padoan: “Aumentare l’età pensionabile dal 2019 è un obbligo”

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan difende la legge di bilancio 2018 definendola “manovra limitata ma giusta” e sull’aumento dell’età pensionabile a 67 anni dal 2019 dichiara “è un provvedimento necessario”.
A cura di Maurizia Marcoaldi
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Blocco dell’aumento dell’Iva; bonus cultura ai 18enni confermato; ape sociale per le donne; misure per lo sviluppo del Mezzogiorno e decontribuzione per i neoassunti under 35. Questi alcuni dei provvedimenti contenuti nella legge di bilancio 2018, da 20 miliardi di euro, approvata dal consiglio dei ministri. Confermato anche l’aumento a 67 anni dell’età pensionabile dal 2019. “Questo è un obbligo di legge. In passato è già avvenuto l’aumento dell’età pensionabile per obbligo di demografia”, ha sottolineato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ai microfoni del Tg1.

Una norma che, per il ministro, va incontro alle esigenze della popolazione con strumenti specifici: “Questa legge e anche quella dell’anno scorso contengono numerosi strumenti che permettono a determinate tipologie di popolazione di lasciare il lavoro prima e andare in pensione con anticipo”.

Non c'è una piena soddisfazione per quanto fatto. Il ministro ha dichiarato dei limitati ma ha definito la manovra "giusta" e facendo un bilancio su ciò che effettivamente poteva essere fatto ha sottolineato: “Avrei voluto fare più progressi sulle riforme strutturali, per esempio sulla pubblica amministrazione o sulla scuola. Avrei voluto far ripartire prima e con più intensità gli investimenti pubblici".

Se quindi il ministro ha ammesso che in alcuni settori si sarebbero potuti ottenere risultati migliori è anche certo che “dopo anni di lavoro, il Paese sembra essere decisamente in una migliore condizione rispetto a quella in cui era quando è iniziata questa legislatura".

Quello che ha rivendicato è anche il buon intervento per i giovani: “per i giovani si è fatto il massimo possibile viste le risorse limitate”. Il ministro è certo che proprio le misure adottate in merito daranno una spinta al Paese e che i provvedimenti hanno tutte le caratteristiche per funzionare sul piano concreto.

Infine Padoan ha difeso nuovamente la legge di bilancio dalle critiche della segretaria della Cgil Susanna Camusso, che nei giorni scorsi aveva affermato che i provvedimenti approvati erano solo un modo di difendere le rendite e mantenere lo status quo. Per il ministro queste sono accuse infondate: “La definizione di Camusso mi sembra piuttosto curiosa visto che la legge include ingenti risorse per rafforzare il reddito di inclusione e rafforzare la lotta alla povertà”.

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