Pensioni, l’annuncio del M5s: “Quota 100 e il superamento della Fornero partiranno ad aprile”
Il reddito di cittadinanza e l’introduzione di quota 100 per le pensioni dovrebbero andare di pari passo e arrivare in primavera, all’inizio di aprile 2019. Ad assicurarlo è il capogruppo del M5s al Senato, Stefano Patuanelli. “Ritengo che in primavera possano partire sia la riforma della Fornero che il reddito di cittadinanza, pensiamo ci vorranno tre mesi per la questione dei centri per l’impiego, forse un mese in più. Ad aprile potranno partire i centri per l’impiego”, spiega ai cronisti a Palazzo Madama precisando che “la nostra intenzione è cercare di partire con il reddito di cittadinanza e quota 100 dopo il primo trimestre”.
La nota di aggiornamento al Def, il Documento di economia e finanza, è intanto approdata al Senato. Ma nella risoluzione presentata dalla maggioranza a Palazzo Madama non c’è nessun riferimento ai tempi di attuazione della riforma della legge Fornero, con la conseguente introduzione di quota 100, né su pensioni e reddito di cittadinanza. Nel testo ci sono riferimenti agli impegni che il governo dovrà assumere con la legge di bilancio, ma non c’è alcun dettaglio sulle tempistiche. Il documento, quindi, non conferma – né smentisce – gli obiettivi che ha fissato Patuanelli.
C’è poi un’altra questione che oggi la maggioranza deve affrontare: i numeri dei partiti che sostengono il governo in Senato. Il margine è di 9 voti, motivo per cui Lega e M5s non possono permettersi assenze in Aula. Ma Patuanelli assicura che non c’è nessuna preoccupazione, anche se entrambi i partiti hanno messo in allerta i senatori per assicurarsi che siano tutti presenti al momento del voto, per evitare brutte sorprese.
L’attacco del M5s a Boeri
In tema di pensioni, il MoVimento 5 Stelle replica al presidente dell’Inps, Tito Boeri, secondo cui quota 100 è una misura che penalizza giovani e donne e che porterà un debito da 100 miliardi di euro. I deputati pentastellati delle commissioni Lavoro e Bilancio affermano: “Boeri in audizione alla Camera ha difeso strenuamente i privilegi dei sindacalisti, attaccando la nostra pdl sul taglio alle pensioni d'oro che prevede un ricalcolo contributivo anche per loro. Non contento, si è spinto a difendere per l'ennesima volta la legge Fornero sulle pensioni, mettendo di fatto in discussione il voto popolare. Boeri deve rassegnarsi: l'indirizzo politico del governo lo decidono i cittadini, non un organismo tecnico come quello che presiede. Quota 100 verrà introdotta perché è una misura di giustizia sociale che darà una boccata d'ossigeno al mondo del lavoro e alla produttività”.