«È il giorno più bello della mia vita, ho pianto come una bambina. Giustizia è fatta». Così Francesca Pascale, commossa, commenta a Fanpage.it l’assoluzione del suo fidanzato, Silvio Berlusconi. Assolto con formula piena in Appello per il processo-Ruby, l’ex premier ha appreso della notizia più importante della sua storia politica (come tale almeno è stata vissuta l’attesa) a Cesano Boscone, mentre era intento ad assolvere il suo impegno settimanale ai servizi sociali.
A casa, ad Arcore, ad aspettare la sentenza in un mix di speranza e tensione, Francesca con pochissimi amici. Un groppo in gola, quando si è capito che era questione di minuti. Poi, l’assoluzione. Francesca è scoppiata in lacrime. Un’emozione intensa, in attesa di abbracciare Silvio, che è arrivato a casa ad Arcore dopo pochi minuti, mentre sui cellulari piovevano centinaia e centinaia di messaggi di congratulazioni. Felice, soddisfatto, rigenerato: così viene descritto Berlusconi da chi ha avuto modo di vederlo non appena rientrato a Villa San Martino. I centralini di Arcore intasati di telefonate. La gioia dei figli, l’abbraccio con la sua famiglia e con Francesca. E una sicurezza: ancora una volta ha avuto ragione lui. E non a caso ha ripetuto a tutti, anche in questo momento così drammatico, quanto importante sia Francesca nella sua vita.