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Parolisi, appello al telefonista: “Fammi uscire dal tunnel, aiuta Melania”

L’ex caporalmaggiore condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania Rea chiede aiuto al telefonista anonimo che segnalò la presenza del cadavere della donna nel bosco di Ripe di Civitella.
A cura di Susanna Picone
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Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea condannato per il suo omicidio all’ergastolo, dal carcere di Castrogno di Teramo in cui si trova ha voluto lanciare un appello al telefonista anonimo che segnalò la presenza del cadavere della donna. Si tratta di una persona che da una cabina telefonica di piazza San Francesco a Teramo telefonò al centralino della polizia e diede la possibilità di far trovare il corpo di Melania nel boschetto delle Casermette a Ripe di Civitella del Tronto. Rivolgendosi al telefonista (che non è mai stato identificato) Parolisi dice: “Nessuno ti ha mai visto, nessuno sa chi sei. La tua mancanza di coraggio non sta aiutando in nessun modo la vera giustizia”.

“Aiuta Melania a trovare pace” – Il caporalmaggiore prosegue: “Cos’hai visto, quando l’hai visto e cosa hai fatto. Da uomo a uomo – è questo l’appello di Parolisi – ti prego, riprendi il tuo coraggio. Fammi uscire da questo tunnel e aiuta soprattutto Melania a trovare pace e verità”. Sono stati i legali del caporalmaggiore, Valter Biscotti, Nicodemo Gentile e Federica Benguardato, a diffondere la richiesta d’aiuto che l’uomo rivolge al telefonista. Fra pochi giorni, esattamente il prossimo 25 settembre, inizierà a L’Aquila il processo d’assise d’appello che vede alla sbarra Salvatore Parolisi per l’omicidio della giovane donna di Somma Vesuviana avvenuto il 18 aprile del 2011.

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