Parlamento in vacanza: la ripresa dei lavori è fissata per il 10 gennaio
Il 2011 del Parlamento italiano è terminato ieri con l‘approvazione al Senato del cosiddetto decreto salva Italia, provvedimento sul quale il governo Monti aveva posto la fiducia. Deputati e senatori sono quindi pronti a godersi le vacanze natalizie, abbastanza cospicue a dire il vero, visto che entrambi ritorneranno in Aula il 10 gennaio 2012. Chi invece sarà costretto a lavorare un altro paio di giorni è il governo, impegnato col decreto milleproroghe: il provvedimento dovrebbe arrivare domani sul tavolo del Consiglio dei Ministri e, da quanto s'è capito, non conterrà variazioni o aggiunte alla Manovra, ma solamente proroghe.
La ripresa dei lavori alla Camera
Il 10 gennaio a Montecitorio è prevista la "discussione generale della relazione sulla contraffazione nel settore agroalimentare", approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale. Sempre lo stesso giorno ci sarà la discussione generale delle mozioni Laffranco e Pedoto, riguardanti rispettivamente misure a livello comunitario "in materia di composizione ed etichettatura dei prodotti alimentari destinati alle persone intolleranti al glutine" e "norme in materia di misure per il contrasto ai fenomeni di criminalità informatica" (proposta di legge approvata dalla 2° commissione permanente del Senato).
La ripresa dei lavori al Senato
Anche a Palazzo Madama i lavori riprenderanno il 10 gennaio 2012, con inizio della seduta previsto per le ore 17. L'odine del giorno riguarderà "ratifiche di accordi internazionali definite dalla Commissione Affari esteri" e la discussione della mozione Bruno e di altre ad essa connesse concernenti la riscossione di crediti fiscali.
Il decreto milleproroghe
Il decreto milleproroghe è un provvedimento che il Cdm adotta per prorogare o risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell'anno in corso. Il Ministro per i rapporti col Parlamento Piero Giarda ha annunciato un provvedimento snello, contenente diverse proroghe e pochi provvedimenti urgenti. Il testo dovrebbe essere licenziato dopo il Consiglio dei Ministri previsto per domani.