Parigi sotto attacco, Hollande: “Stato di emergenza, chiudiamo le frontiere”
Parigi è sotto attacco. Nella serata di venerdì almeno sei sparatorie e tre esplosioni hanno avuto luogo in diverse zone della città. Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio. “Tutto lascia pensare che sia un attacco terroristico. Sarebbe il peggiore mai accaduto a Parigi”, così il vicesindaco della capitale francese, Patrick Lugman, mentre le notizie erano ancora frammentarie. Dopo di lui ha parlato di terrorismo il presidente Francois Hollande, che quando è iniziata l’emergenza si trovava allo Stade de France ad assistere alla partita di calcio Francia-Germania. Il presidente è stato allontanato dallo stadio, dove sono state avvertite delle esplosioni, e si è recato al ministero dell’Interno per una riunione di emergenza. Hollande, visibilmente scosso, è poi apparso in diretta televisiva per parlare alla nazione e ha annunciato lo stato di emergenza su tutto il territorio francese.
Hollande: “Sono attacchi terroristici” – “Nel momento in cui vi parlo sono in corso attacchi terroristici senza precedenti nella zona di Parigi. È una terribile prova che ancora una volta ci colpisce. Dobbiamo dare prova di sangue freddo. La Francia di fronte al terrore deve essere forte e grande”, così Hollande. “Dobbiamo difenderci”, ha continuato il presidente annunciando in diretta tv lo stato d'emergenza e la chiusura delle frontiere francesi.
Obama: "Attacco a tutta l'umanità" – Pochi minuti prima di Hollande in diretta dalla Casa Bianca ha parlato anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama: “Siamo pronti ad aiutare la Francia e a fornire qualsiasi tipo di assistenza”. Quello che sta accadendo a Parigi – ha detto Obama – “è un attacco non solo al popolo francese ma a tutta l'umanità e ai valori che condividiamo”. “Quelli che pensano di poter terrorizzare i francesi o i valori che condividono, sbagliano”, ha aggiunto ancora Obama esprimendo la sua vicinanza al popolo francese nella lotta al terrorismo.