Parigi dice no ai lucchetti agganciati ai ponti: “Fatevi un selfie, è meglio”
Niente più lucchetti agganciati alle grate dei ponti. Lo chiede il Municipio di Parigi, che lancia una campagna di comunicazione per incoraggiare le coppie di innamorati che si incamminano a visitare Villa Lumiere a immortalare il momento con un autoscatto – certo più sostenibile per l'architettura cittadina e più al passo con i tempi – anziché eternare le loro promesse con un lucchetto d'acciaio. L'abitudine ad appesantire i cancelli con dei lucchetti, infatti, ha prodotto col tempo dei danni alle strutture ed è risultata incompatibile con la conservazione del patrimonio. Sui ponti, adesso, sono affissi in bella mostra degli adesivi che promuovono l'iniziativa suggerendo di rendere memorabile il momento con un selfie. Lo scatto può essere da pubblicato sul sito dedicato: lovewithoutlocks.paris.fr, usando l'hashtag #lovewithoutlocks. Che i lucchetti non fossero proprio un pegno d'amore sostenibile è stato evidente alcuni mesi fa quando la balaustra del Ponts de Arts è letteralmente crollata sotto il peso dei 20.000 lucchetti. La polizia ha dovuto evacuare e transennare la ringhiera, che non ha retto ad anni e anni di promesse in forma di lucchetto. Eppure, il problema era stato già sollevato dall'amministrazione cittadina anni prima. Erano state organizzate, infatti, delle ronde notturne per presidiare il parapetto, preservando la sicurezza dei cittadini e dei turisti
Da Parigi a Roma: quando i lucchetti schiacciarono il lampione di Ponte Milvio
Anche il lampione capitolino di Ponte Milvio ha avuto i suoi problemi a reggere le promesse. Nell'aprile 2007 ha infatti ceduto, sotto il peso di decine e decine di lucchetti, per fortuna, senza causare danni. In seguito a quell'episodio, l'allora sindaco Walter Veltroni decise che i lucchetti avrebbero dovuto essere conservati in Campidoglio, in quanto "simbolo della città e dell'amore".