“Papino sarai sempre con me”, l’addio ad Alessandro Giancaterino morto all’hotel Rigopiano
Mentre attorno all'Hotel Rigopiano si scava ancora in cerca di superstiti, più a valle si svolgono i primi funerali delle vittime già identificate. Oggi ci sarà l'ultimo saluto con il rito funebre per Alessandro Giancaterino, il 42enne capo sala del resort distrutto dalla valanga, il primo a essere recuperato dai soccorsi. "Papino mio sarai sempre con me.. Ti voglio un mondo di bene… il tuo cocò" si legge su un bigliettino posto accanto ai fiori in chiesa e scritto dal figlio figlio Niccolò di 10 anni, che solo domenica ha saputo la verità sul padre ed ora è assistito da uno psicologo. Un biglietto scritto con i colori blu e nero della squadra del cuore del padre, l'Inter, unica vera passione di Alessandro Giancaterino oltre al lavoro.
Anche lunedì nell'affollatissima sala del consiglio comunale di Farindola, dove era stata allestita la camera ardente, gli amici avevano voluto poggiare sulla bara la maglia della squadra di calcio che è rimasta anche per le esequie. “Alessandro aveva poche passioni: la famiglia, il lavoro e l’Inter" ha raccontato anche il fratello Massimiliano ricordando come il 42enne fosse orgoglioso del suo lavoro all'Hotel Rigopiano a pochi chilometri da casa sua e raccontando di aver "sperato fino all’ultimo che fosse vivo, anche un minuto prima di riconoscerlo". "Tanta umanità è una risposta: la condivisione del dolore, l'esserci", ha detto don Andrea nella affollata chiesa di San Nicola Vescovo a Farindola dove si svolgono i funerali di Alessandro Giancaterino. "Nostro fratello Alessandro non è perduto, è nell'amore di Dio", ha affermato tra l'altro il sacerdote nella sua omelia.
Nel piccolo centro del Pescarese, dove è stato proclamato il lutto cittadino, nessuno però riesce a farsi una ragione di quanto accaduto è c'è solo dolore disperazione come quella della moglie di Alessandro Giancaterino, Erica, distrutta emotivamente dalla tragedia. "Non avrei mai immaginato una cosa del genere nella mia vita, la vita di Alessandro era là, sempre in albergo, non lo lasciava mai. Ma lì sono rimasti intrappolati" ha spiegato tra le lacrime e urlando: "Anche nella morte, però Alessandro è riuscito a fare un miracolo" quello di farsi ritrovare subito.