Papa Ratzinger scrive a Odifreddi: “Mai mascherato abusi su minori”

"ll. mo Signor Professore Odifreddi, (…) vorrei ringraziarLa per aver cercato fin nel dettaglio di confrontarsi con il mio libro e così con la mia fede" inizia così la lunga lettera indirizzata, con sorpresa dello stesso destinatario, dal Papa emerito Ratzinger al matematico e convinto ateo Piergiorgio Odifreddi e pubblicata in parte su Repubblica. Nella lunga missiva di undici pagine recapitata il 3 settembre a casa del professor Odifreddi, l'ex Papa parla di fede, scienza e male, di fatto commentando il libro del matematico "Caro Papa ti scrivo" pubblicato nel 2011. "Il mio giudizio circa il suo libro nel suo insieme è in se stesso piuttosto contrastante" scrive Ratzinger, aggiungendo "Ne ho letto alcune parti con godimento e profitto. In altre parti, invece, mi sono meravigliato di una certa aggressività e dell'avventatezza dell'argomentazione".

Benedetto XVI rigetta la teoria secondo la quale la teologia sarebbe fantascienza perché non scientifica, accusando inoltre il matematico di sapere poco della figura storica di Gesù. All'affermazione che la teologia sarebbe fantascienza il Papa emerito infatti sottolinea che "una funzione importante della teologia è quella di mantenere la religione legata alla ragione e la ragione alla religione", mentre nella "religione della matematica tre temi fondamentali dell'esistenza umana restano non considerati: la libertà, l'amore e il male". Su Gesù invece Ratzinger attacca "Ciò che lei dice sulla figura di Gesù non è degno del suo rango scientifico. Se lei pone la questione come se di Gesù, in fondo, non si sapesse niente e di lui, come figura storica, nulla fosse accertabile, allora posso soltanto invitarla in modo deciso a rendersi un po' più competente da un punto di vista storico".

Papa Ratzinger si sofferma anche sugli abusi sui minori che in questi anni hanno sconvolto la Chiesa cattolica spiegando di non aver mai coperto le violenze. In merito "all'abuso morale di minorenni da parte di sacerdoti, posso prenderne atto solo con profonda costernazione. Mai ho cercato di mascherare queste cose" ha scritto l'ex Pontefice, aggiungendo "Che il potere del male penetri fino a tal punto nel mondo interiore della fede è per noi una sofferenza che da una parte dobbiamo sopportare, mentre dall'altra dobbiamo al tempo stesso fare tutto il possibile affinché casi del genere non si ripetano". "Se non è lecito tacere sul male nella Chiesa, non si deve però tacere neppure della grande scia luminosa di bontà e di purezza che la fede cristiana ha tracciato lungo i secoli" ha sottolineato Ratzinger.